Benché si sia ingegnato a portare a compimento il taccheggio di capi d’abbigliamento all’interno dell’Oviesse di Reggio Emilia, è stato tradito dall’occhio attento e scrupoloso dell’addetto alla vigilanza. Nonostante avesse rotto l’antitaccheggio dei capi rubati bypassando il dispositivo posto all’ingresso, è stato fermato all’uscita dall’addetto alla vigilanza che ha allertato i carabinieri della sezione radiomobile. Con l’accusa di furto aggravato i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia un 26enne tunisino residente a Reggio Emilia. Le due giacche e il pantalone sottratti, seppur danneggiati e quindi invendibili per un danno di oltre 250 euro, sono stati restituiti al negozio.
I fatti trovano origine poco dopo le 18:30 di ieri, quando la centrale operativa dei carabinieri di Reggio Emilia allertava un equipaggio della sezione radiomobile del capoluogo reggiano in quanto, presso il negozio Oviesse di Reggio Emilia era stato consumato un furto di capi d’abbigliamento, così come segnalato telefonicamente da una dipendente al 112. Giunti sul posto i militari prendevano in consegna il giovane che si trovava in ufficio dove era stato condotta dall’addetto alla sicurezza. Lo stesso, identificato in un 26enne tunisino residente a Reggio Emilia, veniva trovato in possesso di due giacche e un pantalone che aveva asportato dal negozio dopo averle prelevate dagli scafali. Era uscito indenne per la mancanza dell’antitaccheggio che aveva asportato, ma la sua condotta furtiva era stata notato dall’addetto alla vigilanza che lo aveva fermato e condotto in ufficio dov’è stato preso in consegna dai carabinieri che, appunto, alla luce dei fatti lo hanno denunciato per furto.