Si è svolto questa mattina a Bologna presso l’Auditorium dell’hotel Savoia – nel rispetto del protocollo anti Covid-19 – il convegno organizzato da ANAP- Confartigianato Persone dal titolo “Italia: non autosufficienza e sistema di protezione, tra riflessioni e proposte”.
Dopo il saluto del Presidente ANAP Emilia Romagna Giampaolo Palazzi e quello del Sindaco di Reggio Emilia e Delegato Welfare ANCI Luca Vecchi, ha introdotto i lavori il Presidente Nazionale ANAP Guido Celaschi.
“Abbiamo ritenuto opportuno organizzare questo convegno, non solo per rispondere alle tante domande dei nostri associati, ma anche per fornire il nostro contributo di proposte al mondo politico” ha dichiarato Celaschi. “Il tema della non autosufficienza è quanto mai attuale in un Paese che ha una percentuale altissima di anziani e che presenta un sistema inadeguato a fronteggiare l’emergenza e che lascia sempre più sole le famiglie che si trovano a provvedere all’assistenza dei loro cari. Le strutture di lungodegenza sono sottodimensionate rispetto alle richieste e spesso si assiste alla scelta da parte di un famigliare (nella maggior parte dei casi donne) di sacrificare la propria attività lavorativa per provvedere alla cura dell’anziano in casa. L’Italia è in ritardo nel fronteggiare la crisi e serve che Governo e Parlamento prendano coraggio, rompano gli indugi e pensino al diritto a un’esistenza dignitosa anche dei cittadini anziani e fragili.” ha proseguito il Presidente “C’è necessità di una visione complessiva sulla tematica della non autosufficienza e di una risposta concreta nel segno di un sistema equo e sostenibile.”
È intervenuto Carmelo Rigobello, dell’Osservatorio Salute di ANAP, che ha illustrato la ricerca condotta con Sergio Minello e Nicola Carrarini: “I dati raccolti ci mostrano come stiamo creando una società di solitudine, occorre un intervento concreto”.
A seguire il saluto di Francesco Caserta, Presidente FIMEG (Federazione Italiana Medicina Geriatrica), che ha evidenziato come il Paese abbia necessità di garantire autonomia al paziente anziano, cosa difficile se gli ospedali e le strutture pubbliche non hanno reparti geriatrici che creino una rete a supporto delle famiglie.
Il dottor Felice Cincotti del CER (Centro Europa Ricerche) ha presentato i dati dell’indagine condotta sulla tematica della non autosufficienza tra i soci e ha illustrato come Germania e Francia hanno affrontato il problema con la creazione di assicurazioni specifiche che affiancano la sanità nazionale .
È seguito il breve saluto di Carlo Vigliano di Artigian Broker che ha puntualizzato la possibilità di uno studio di polizze assicurative dedicate e personalizzate. Antonella Pinzauti di Welfare Insieme ha illustrato come la società che rappresenta promuove il welfare aziendale attraverso attività di partenariato tra le associazioni del terzo settore e le strutture territoriali per arrivare a sostenere il Welfare di comunità.
Il Professor Tony Urbani di UNITUS ha poi illustrato il progetto promosso con ANAP “Smartage”: l’alfabetizzazione digitale della popolazione anziana in modo sostenibile, una sfida che punta a fare diventare un anziano tutor per altri soggetti, un modo per creare rete anche con l’aiuto della tecnologia.
Ha chiuso i lavori Fabio Menicacci, Segretario Nazionale ANAP: “Questo convegno non deve avere oggi delle conclusioni, perché quello che serve è un documento che l’Associazione deve preparare secondo due direttrici: definire cosa è la non autosufficienza per capire come trovare gli strumenti per supportarla e capire chi nel Paese deve esercitare il controllo sulla materia.” Il segretario ha concluso: “ANAP deve essere motore trainante su questo argomento e lavorare a fianco della altre associazioni che si occupano di non autosufficienza e dare certezze a quella parte di cittadini a cui l’aiuto dell’Italia è urgente e necessario”.