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Scuola. Concorso straordinario, Cisl: “Più disagi che soluzione di problemi”

«Non produce alcun effetto immediato in termini di assunzioni avviare la procedura per lo svolgimento delle prove del concorso straordinario nell’attuale contesto di emergenza igienico-sanitaria. Infatti si potrà attingere da questa graduatoria per le immissioni in ruolo solo dal 1° settembre 2021».

Lo afferma la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale Antonietta Cozzo commentando l’ufficializzazione delle date del concorso straordinario per l’immissione in ruolo di docenti per la scuola media e superiore. Come annunciato ai sindacati dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, le prove prenderanno il via il 22 ottobre per concludersi a metà novembre.

I posti a bando sono 32 mila.

«I concorsi non daranno una risposta risolutiva né nell’immediato, né in prospettiva – sostiene la sindacalista della Cisl Scuola – Occorre ripensare complessivamente e senza inutili forzature ideologiche il tema del reclutamento, da affidare a un sistema equilibrato e funzionale, in cui accanto ai concorsi ordinari, aperti alle leve più giovani, sia previsto anche un canale che riconosca il valore dell’esperienza di lavoro acquisita».

Per Cozzo non si può far credere che solo il concorso per esami offra garanzia di selezione e verifica, ma sono necessari anche percorsi formativi utili a supportare il personale docente fin dal momento in cui lavora come precario.

«Non si capisce – continua la segretaria della Cisl Scuola di Modena e Reggio – perché si utilizzi per anni e anni il lavoro precario per mandare avanti il funzionamento delle nostre scuole (lo dimostrano i numeri degli incarichi assegnati ai precari in questi giorni), per poi scoprire che occorre selezionare la qualità solo nel momento in cui si ipotizza una stabilizzazione.

Si sostiene, sbagliando, che il superamento di qualche test valga più di un’esperienza pluriennale di insegnamento».

Antonietta Cozzo aggiunge che le procedure concorsuali esporranno le scuole e il personale coinvolto a un possibile aumento dei contagi; inoltre i precari contagiati o in quarantena non potranno partecipare al concorso.

«Senza contare le difficoltà organizzative che le scuole dovranno affrontare per permettere ai docenti la partecipazione alle prove. Sono 5.909 le domande presentate in Emilia-Romagna per tutte le classi di concorso secondaria. L’allestimento degli spazi all’interno degli istituti individuati come sede di esame – spiega Cozzo – e il reperimento di personale per le commissioni rappresentano un fattore di ulteriore stress per le scuole che, quando sono trascorse tre settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, – conclude la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale – non hanno ancora tutto il personale in servizio per garantire l’attività ordinaria».

















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