La riapertura di tutte le scuole e di tutti i servizi educativi di Modena è il primo, grande, passo verso la “nuova normalità” caratterizzata dalla convivenza con il Covid-19, in sicurezza. Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nel corso della comunicazione in Consiglio comunale sulla ripartenza dopo l’emergenza sanitaria avvenuta oggi, giovedì 17 settembre.
Un primo passo, ha ricordato ancora il sindaco, “in realtà lo avevamo già fatto con l’apertura delle attività estive straordinarie per tutto il mese di luglio e i primi giorni di agosto”, ma lunedì 14 settembre, come era già successo per l’apertura dei nidi e delle scuole d’infanzia, “è stata una bellissima giornata, piena di emozione e positività, al netto dei problemi che inevitabilmente ci sono, e che molto spesso vengono da lontano. Sono problemi che affronteremo insieme, man mano che si presenteranno: non lasceremo sole le scuole e le famiglie”.
Sottolineando ancora che la riapertura delle scuole “è una vittoria di tutta la città”, il sindaco ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito, dai lavoratori della scuola alla sanità e a chi eroga i servizi accessori fino alle famiglie e agli studenti stessi. Per arrivare a una riapertura in sicurezza degli istituti scolastici, nel corso dell’estate il Comune ha avviato interventi di adeguamento anti Covid-19 per circa 2 milioni di euro ai quali si aggiungono quasi 150 interventi nei giardini e negli spazi di pertinenza dei diversi edifici, oltre agli interventi effettuati direttamente dalle autonomie scolastiche.
Nel parlare di ripartenza, ha proseguito Muzzarelli, l’Europa ha un posto prioritario: “La grande sfida che ci attende riguarda i fondi del piano Next generation Eu, di cui fanno parte il Mes e il Recovery Fund che, da solo, per l’Italia vale 209 miliardi. E se l’Italia vuole davvero correre e spendere bene le risorse europee, come ho ribadito più volte al premier e ai ministri, deve trovare le condizioni per valorizzare i territori e le progettualità delle Amministrazioni locali e dei Comuni che tra l’altro da decenni lavorano in rete a Bruxelles, e hanno la capacità di produrre innovazione e buone pratiche”. A Modena, ha proseguito Muzzarelli, “in attesa delle regole, abbiamo già cominciato a lavorare sui progetti e ci faremo trovare pronti per sfruttare al massimo tutte le possibilità di finanziamento”.
L’Amministrazione sta proseguendo il suo impegno sugli investimenti che “fin dal periodo del lockdown abbiamo considerato come la prima azione strategica per ripartire”. Sul fronte delle opere pubbliche, sono stati movimentati in città 45 milioni di euro di investimenti. “La nostra sfida – ha sottolineato il sindaco – è sostenere gli investimenti pubblici, anche nella prospettiva della ripresa economica post Covid, per rendere la città più bella, attraente ed efficiente nelle sue infrastrutture e contribuire a garantire occupazione. Ma – ha aggiunto – questo non basta, servono anche gli interventi privati e siamo impegnati a sostenerli (a sbloccarli, se serve) per contribuire a migliorare la qualità della vita della città e a offrire opportunità di lavoro. I progetti che stanno arrivando a compimento sono importanti e possono raggiungere cifre significative, anche oltre 100 milioni di euro tra fine 2020 e prima parte del 2021. Se a questo scenario si aggiungesse l’opportunità europea di cui parlavo in precedenza, allora Modena potrebbe continuare a crescere in attrattività”.
Muzzarelli ha annunciato, quindi, che il tema della ripartenza sarà discusso, appena possibile, con il Tavolo dello Sviluppo “Modena competitiva, sostenibile e solidale” e con tutte le parti sociali. “Il lavoro che ci attende – ha spiegato – è tutt’altro che semplice, ma Modena può farcela”.
“L’Italia e Modena non hanno fatto passi indietro rispetto a quella che a inizio estate è stata chiamata fase tre, ma è assolutamente necessaria ancora un grande responsabilità”. Settembre, con tutte le sue manifestazioni, dal Festival Filosofia, alla Maserati, fino a Smart life, è un importante banco di prova per la città in movimento: “Il lavoro da fare è ancora tanto e come Amministrazione lavoriamo per tenere aperto, in sicurezza e con nuove regole e con il massimo e costante dialogo con tutti gli attori del mondo economico e sociale modenese”.
Nel corso dell’intervento, il sindaco ha fornito aggiornamenti anche sull’evoluzione dei contagi da Coronavirus nel corso dell’estate e, in particolare, dall’1 luglio al 15 settembre. In questo periodo, con riferimento al territorio provinciale, l’Ausl ha registrato 755 nuovi casi (117 a luglio; 288 ad agosto; 290 nei primi 15 giorni di settembre), 5 decessi e 416 guariti. Le persone poste in isolamento domiciliare come contatti sono state 1.737. Dall’inizio della pandemia al 15 settembre, i casi totali sono stati 4711, i decessi 482 e i guariti 3.838.
Oggi, come ha detto ancora il sindaco, la sanità modenese è più pronta a fronteggiare un numero imponente di ricoveri dopo gli investimenti effettuati, come l’hub nuovo a Baggiovara e Policlinico, e il costante lavoro delle autorità sanitarie ha consentito non solo di monitorare i dati ma anche, nella quasi totalità dei casi, di rintracciare la provenienza e la dinamica del contagio.