Il Presidente del Consiglio Comunale di Fiorano Modenese, Alessandro Reginato, chiede al Parlamento e al Governo di lasciare il 30% degli introiti della tassazione IMU, derivanti dagli immobili di categoria D (capannoni aziendali), direttamente ai comuni.
Il forte appello ha già avuto il pieno appoggio da parte di alcuni sindaci dell’Unione del Distretto Ceramico (Sassuolo, Maranello, Formigine), e ora la volontà è quella di cercare sostegno dalle intere province di Modena e Reggio Emilia, fino alla Regione tutta.
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A seguire, la dichiarazione integrale del Pres. Reginato.
La grave situazione economica e sociale che si è venuta a creare su tutto il territorio nazionale a seguito della pandemia da COVID-19, che ha colpito in particolare le regioni del Nord-Italia, ha reso particolarmente penalizzante per le amministrazioni locali il trasferimento allo Stato di due terzi dell’IMU versata dalle aziende proprietarie di capannoni, immobili classificati nella categoria D.
Come Presidente del Consiglio di Fiorano Modenese, ho chiesto ai miei corrispondenti dei comuni di Maranello, Sassuolo e Formigine di proporre ai rispettivi consigli comunali un ordine del giorno con cui chiediamo al Parlamento di lasciare, per gli anni 2020/2021/2022, il 30% di detta tassazione direttamente ai comuni.
In questo modo le amministrazioni avrebbero a disposizione immediata le maggiori risorse necessarie per affrontare i problemi presenti e futuri arrecati dalla pandemia, con minore aggravio burocratico e disponibilità di intervento sulla aumentata spesa corrente; le somme non trasferite allo stato sarebbero molto utili in attesa dei fondi europei che, come tutti sappiamo, non arriveranno prima del 2021.
Tutti i consigli menzionati hanno approvato all’unanimità questo ordine del giorno e ora mi sono attivato sensibilizzando anche gli altri comuni del distretto ceramico (Prignano, Frassinoro, Palagano e Montefiorino) e i comuni di Castellarano, Casalgrande, Scandiano, Rubiera e Viano.
Ho inviato l’ordine del giorno anche ad Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e rappresentante della Regione Emilia Romagna in seno all’Anci, chiedendogli di sensibilizzare altri comuni della regione e in questo modo allargare il bacino dei richiedenti.
A breve, tutti i Parlamentari eletti nelle circoscrizioni dell’Emilia Romagna riceveranno, a nome dei comuni che aderiranno all’iniziativa, i documenti approvati dai Consigli Comunali. Chiediamo Loro che si facciano portavoce in parlamento di questa motivata richiesta, in maniera trasversale e condivisa, con la finalità di agevolare l’amministrazione dei territori di cui sono rappresentanti