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Coronavirus nella lavorazione carni, Cisl: “Committenti controllino applicazione norme imprese in appalto”

«Dobbiamo mantenere alta la guardia, perché il coronavirus non è ancora sconfitto». Lo afferma il sindacalista della Fai Cisl Emilia Centrale Daniele Donnarumma a proposito dei  focolai Covid-19 scoperti nel settore della lavorazione delle carni.

«Questo settore non si è mai fermato per consentire l’approvvigionamento di prodotti e non creare disagi ai cittadini – ricorda Donnarumma – Nei mesi del lockdown totale o parziale c’è stato un forte impegno, anche su nostra sollecitazione, sia da parte delle imprese che dei lavoratori. La stessa attenzione va prestata oggi, rispettando rigorosamente le norme igienico-sanitarie imposte dai Dpcm e continuando a fornire ai lavoratori tutti i dispositivi di protezione individuale e collettiva.

La lavorazione carni ha peculiarità tali che ne consigliano il costante monitoraggio. Questo obbligo – prosegue il sindacalista Cisl – coinvolge tanto i committenti che gli appaltatori.

I primi hanno l’obbligo di controllare che le imprese in appalto, spesso cooperative, applichino in modo rigoroso tutte le norme e misure di sicurezza.

A questo proposito cogliamo con favore l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, con la quale si annunciano entro il 7 agosto tamponi naso-faringei effettuati a carico del Servizio sanitario regionale a tutti i lavoratori della logistica e lavorazione carni.

Solo attraverso l’individuazione di casi positivi, spesso asintomatici, – conclude il sindacalista della Fai Cisl Emilia Centrale Daniele Donnarumma – possiamo isolare il virus e promuovere una prevenzione tempestiva ed efficace».

 

















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