CORRENTE“Stiamo esplorando la fattibilità anche a Modena del servizio di car sharing Corrente di Tper, già attivo in altre città come Bologna, Casalecchio di Reno e Ferrara. L’emergenza sanitaria però ha portato alla sospensione dell’approfondimento e sarà necessario capire ora se e quando sarà possibile attivarlo”.
Lo ha detto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi nel Consiglio comunale di oggi, mercoledì 13 maggio, rispondendo all’interrogazione del Movimento 5 stelle presentata dal consigliere Giovanni Silingardi sulla chiusura del servizio di car sharing Share’ngo, che è stata trasformata in interpellanza. L’assessora ha infatti precisato che, dopo la sospensione del servizio, Aess ha fatto un’indagine di mercato per raccogliere eventuali soggetti interessati e hanno risposto in due, uno dei quali Tper con Corrente che, a differenza di altri soggetti, avrebbe la possibilità di sostenere il servizi senza cofinanziamenti pubblici e consentirebbe spostamenti in ambiti più ampi.
Il consigliere ha chiesto in che modo l’Amministrazione intenda riavviare e promuovere in città un servizio di car sharing o di condivisione di altri veicoli “ancor più oggi vista l’emergenza Covid-19 che rende il trasporto pubblico meno utilizzabile”. Ha inoltre domandato se si ritiene vi siano gli estremi di un inadempimento da parte di C.s. Group spa, a quanto ammontano le somme per cui il gestore del servizio ha beneficiato dell’esenzione dal pagamento della Tosap, in quale stato sono state riconsegnate le colonnine di ricarica, quale utilizzo è previsto per i locali seminterrati dell’edificio delle Ex Poste e come è stato utilizzato il contributo europeo di 50 mila euro ricevuto dal concessionario nel 2014 per lo sviluppo del progetto “Transition Cities – Car Sharing elettrico”.
Tra le azioni promosse dall’Amministrazione per una mobilità alternativa all’auto, l’assessora ha inoltre ricordato che “in città esiste il servizio di noleggio gratuito delle biciclette ‘C’Entro in bici’, molto utilizzato”, che “il Comune sta inoltre definendo il bando per consentire lo sharing anche dei monopattini” e che a bilancio è previsto un fondo per incentivare l’acquisto di velocipedi elettrici.
Filippi ha precisato che “la convenzione cui l’interrogazione fa riferimento è stata superata da una seconda rimodulazione del servizio nell’ottobre 2016” e che “rispetto alla durata del contratto non si riscontrano inadempimenti, in quanto il contratto tra Aess e C.S Group spa per la sperimentazione di un servizio di car-sharing a Modena è stato firmato nel dicembre 2014 e il servizio è stato erogato fino a febbraio 2020, quindi oltre i quattro anni di durata contrattuale”.
L’assessora ha ricordato che gli stalli riservati al servizio erano complessivamente 28: 14 presso il parcheggio del parco Ferrari e due postazioni ciascuno in piazzale Boschetti, viale Berengario, piazza Dante, via Niccolò dell’Abate, via delle Costellazioni, via Galilei, corso Canalchiaro. “La Tosap corrispondente a questi spazi, per il periodo di maggio 2017-maggio 2019, sarebbe stata pari a circa 23 mila 700 euro – ha aggiunto – ma lo stesso regolamento Tosap prevede esplicitamente la possibilità di disporre l’esenzione quando, come in questo caso, l’occupazione di aree e spazi pubblici è di interesse pubblico”.
Filippi ha poi spiegato che l’ipotesi di localizzazione della stazione principale di ricarica nell’interrato dell’Ex poste, prevista dalla convenzione iniziale è stata superata dalla successiva seconda rimodulazione per le difficoltà di adeguamento dei locali: “La stazione principale è stata individuata al parco Ferrari, dove le predisposizioni elettriche realizzate hanno richiesto all’Amministrazione un investimento di 7 mila 400 euro più Iva a fronte dei quasi 22 mila inizialmente previsti. Sulla base dell’avvio graduale del servizio con 20 veicoli previsto nell’ultima rimodulazione, su quattro predisposizioni esistenti il gestore ha installato a maggio 2017 due colonnine, ciascuna con quattro punti ricarica, e la proprietà delle stesse è stata trasferita subito al Comune. Al momento della sospensione del servizio le colonnine erano funzionanti – ha aggiunto l’assessora – ma le predisposizioni presenti al parco Ferrari saranno ora utilizzate per implementare la rete di ricarica pubblica con colonnine di nuova generazione”.
Il contributo di 50 mila euro assegnati al gestore del servizio per lo sviluppo del progetto “Transition cities”, ha infine chiarito Filippi, è stato utilizzato come co-finanziamento per l’attivazione del servizio di car-sharing e comprendeva l’impegno a installare le colonnine di ricarica, la messa a disposizione gratuita per un anno di sei vetture all’Amministrazione comunale e di non meno di sei veicoli elettrici di car sharing ai privati. In fase operativa sono stati messi a disposizione circa 30 veicoli.
Sul tema è intervenuta Irene Guadagnini del Pd, che ha sottolineato la necessità “di un diffuso utilizzo da parte dei cittadini di questi mezzi perché il servizio funzioni. Serve un cambio di mentalità da parte della cittadinanza – ha affermato – soprattutto dei giovani che non devono interpretare l’auto come uno status symbol ma come un mezzo da usare al bisogno. Se da questa tragica situazione sanitaria che stiamo vivendo riscoprissimo il muoversi a piedi, ne avremmo tratto qualcosa di positivo”.
Nella replica, anche il consigliere Silingardi ha sottolineato che “in tutte le crisi c’è l’obbligo di cogliere delle opportunità, quindi è importante pensare a come muoversi oggi e sono contento che l’Amministrazione lo stia valutando. Così sono contento che si stia lavorando per l’attivazione del sharing dei monopattini e che si stia approfondendo la questione car sharing con Corrente, che a Bologna funziona bene, mentre ritengo che le biciclette del C’Entro in bici non siano adeguate”.