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Al via la consegna straordinaria di generi alimentari a circa 450 famiglie presso l’emporio sociale Portobello di Modena

L’emergenza sanitaria in corso ha reso molte famiglie già economicamente fragili, ancora più povere e vulnerabili. L’emporio sociale Portobello di Modena, gestito da Porta Aperta con l’impegno di circa 150 volontari, prima dell’emergenza sosteneva già ben 313 nuclei famigliari, inviati dai Servizi Sociali.
In questi giorni si è lavorato per organizzare una risposta adeguata al crescere dei bisogni, per dare di più in termini di aiuto alimentare a queste  famiglie rispetto a prima della crisi in corso, ma anche per allargare significativamente  la platea di famiglie che hanno cominciato a ricevere sostegno dall’emporio.

Il tavolo di confronto promosso e coordinato dall’amministrazione comunale con la partecipazione delle organizzazioni di terzo settore che in città si occupano di povertà, ha individuato in Portobello lo strumento su cui far perno per far arrivare generi alimentari direttamente alle famiglie, prevedendo di arrivare ad aiutare circa 450 famiglie ed anche oltre, a fronte di ulteriori necessità.
Si tratta di famiglie segnalate dai servizi sociali o dalle organizzazioni di volontariato impegnate sul campo, come Caritas e Croce Rossa, con le quali funzionerà una costante rete di raccordo e segnalazione dei bisogni. Per agire in sicurezza ed evitare assembramenti, i volontari di Portobello stanno chiamando le famiglie in orari e giorni prestabiliti per il ritiro di beni di prima necessità.
Per le famiglie (in particolare di anziani soli) che non fossero nelle condizioni di venire a ritirare il pacco alimentare, è prevista la consegna a domicilio, grazie all’impegno dei volontari di Porta Aperta, Caritas e Croce Rossa. Sono coinvolti anche gli scout di Modena che affiancano i volontari dell’emporio nella predisposizione dei pacchi e loro consegna alle famiglie.

«La lettura dei bisogni  – spiega il presidente di Porta Aperta Luca Barbari – avverrà in  un’azione costante di rete con i servizi sociali del Comune, Caritas, Croce Rossa e tutto il Terzo Settore, per la presa in carico delle segnalazioni delle famiglie in difficoltà».
L’approvvigionamento dei generi alimentari è possibile grazie al sostegno fondamentale del Comune, attingendo  al fondo nazionale stanziato con ordinanza della Protezione Civile e alle generose donazioni che stanno arrivando da varie realtà produttive del settore agroalimentare modenese e non. Grazie a questi apporti, i pacchi spesa che verranno distribuiti saranno particolarmente sostanziosi: il controvalore economico medio sarà di 200 euro a nucleo famigliare. Tutto questo necessita di uno sforzo organizzativo e logistico importante che vede in campo anche la Protezione Civile che ha messo a disposizione celle frigo per la conservazione dei beni alimentari donati. «Presso l’emporio, grazie agli spazi aggiuntivi, messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, è attivo un vero e proprio polo logistico, grazie alla collaborazione con la Protezione Civile, per accogliere in sicurezza tutti i generi alimentari che arrivano, senza che nulla vada sprecato e tutto arrivi alle famiglie il più rapidamente possibile – conclude Barbari invitando la cittadinanza a rimanere al fianco di Portobello – Oltre al sostegno del Comune e delle imprese donatrici, facciamo appello a tutti i cittadini a dare un contributo, anche piccolo, per l’acquisto di generi alimentari per Portobello, attraverso la campagna di crowdfunding  “Aggiungi un posto a tavola”  sulla piattaforma Gofundme». Chi volesse contribuire tramite versamento diretto sul conto corrente può farlo andando sul sito www.portobellomodena.it – Causale: Covid19 – assistenza alle famiglie.

















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