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Lega E-R.: “Emergenza e imprese ‘sospese’: Bonaccini chiarisca se possono o meno vendere le scorte di magazzino”

“E’ bene che il governatore Stefano Bonaccini chiarisca se le aziende, la cui attività è stata sospesa a causa dell’emergenza Covid, possano o meno vendere le scorte di prodotti che hanno in giacenza nei magazzini. E’ quanto mai necessario e urgente che questo aspetto venga chiarito”.

Così il gruppo regionale Lega E-R, che stigmatizza la confusione in essere sull’argomento creata dapprima dall’ordinanza dello scorso 3 aprile (a doppia firma Bonaccini e ministro della Salute, Roberto Speranza) che consentiva (art. 1, lettera F) alle imprese con attività già sospesa di potere commercializzare, sul territorio nazionale ed estero, le scorte di magazzino della propria attività, con impiego di personale in lavoro agile o eventualmente secondo le modalità organizzative di cui al protocollo di regolamentazione del 14 Marzo 2020. Ordinanza che, tuttavia, non ha trovato riscontro in Gazzetta Ufficiale (Serie generale, n° 91 del 6 Aprile 2020), dove la disposizione in è stata completamente omessa, con inevitabile enorme disagio per le numerose imprese del territorio regionale, che già stavano organizzandosi per svolgere l’attività di vendita precedentemente comunicata come autorizzata.

“In assenza di notizie circa le reali motivazioni della mancata pubblicazione della disposizione (se frutto di una precisa scelta politica ovvero di un mero refuso editoriale), chiediamo – spiegano i consiglieri del Carroccio – un immediato intervento per chiarire quanto accaduto sia da parte del presidente Bonaccini, sia da parte del ministro Speranza, al fine di permettere così agli imprenditori emiliano-romagnoli di acquisire elementi di certezza rispetto alla propria attività ed alle proprie legittime aspettative”.

“Riteniamo infatti che quanto originariamente previsto costituisca una modesta ma comunque importante boccata d’ossigeno per moltissime imprese, in grado di ridurre i negativi effetti economici della forzata sospensione della propria attività commerciale, e quindi auspichiamo che l’originaria disposizione autorizzatoria possa essere completamente ripristinata” chiosano Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.

















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