E’ arrivata oggi una prima donazione dalla Cina alla comunità reggiana. Si tratta di 20mila mascherine chirurgiche, inviate alla Provincia di Reggio Emilia e subito consegnate all’Agenzia regionale di Protezione civile, che sta ora provvedendo a distribuirle alle Unioni dei Comuni ed al Comune di Reggio Emilia, per le esigenze legate a chi sta operando in modo diretto e continuativo al contrasto dell’emergenza per la diffusione del virus Covid-19, dunque uffici pubblici, volontari, agenti di polizia municipale.
“Si tratta dell’ennesimo segnale di grande attenzione, e di condivisione di questo momento di difficoltà, che arriva dai cittadini cinesi di Reggio Emilia, a dimostrazione della coesione di tutta la nostra comunità”, dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, esprimendo il ringraziamento di tutti i reggiani e del sistema di Protezione civile ai donatori. “Proprio rimanendo uniti e continuando a rispettare scrupolosamente le misure che sono state adottate sarà possibile affrontare questa impegnativa prova che, solo tutti insieme, potremo superare”, aggiunge il presidente Zanni.
Le donazioni sono state raccolte, dopo un appello lanciato dal reggiano Jie Lin – conosciuto, come Jack, anche per la sua attività di interprete e di impegno nella l’Associazione cinese di Reggio Emilia – da privati, istituzioni e associazioni delle città di Beijing, Zhejiang, Shanghai, Shenzhen, Dalian, Suzhou, Foshan, Zhuhai, Dongguan ed anche da Wuhan, il capoluogo dell’Hubei dove si è registrato il primo focolaio della pandemia. “Tanti sono semplici cittadini, magari non ricchi di denaro, ma di sentimenti, che capiscono le persone in sofferenza, anche perché questa stessa sofferenza l’hanno provata pure loro – spiega Jie Lin – E’ un po’ come se Cina e Italia fossero due cuori, simili e vicini…”. Sugli stessi scatoloni arrivati dall’Asia, a conferma di questa condivisione ideale, messaggi di fratellanza e di speranza in cinese, italiano e inglese come “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino” e “Non sempre le nuvole offuscano il cielo, a volte lo illuminano”.
Moltissimi anche gli insegnanti e gli educatori cinesi che, venuti a sapere della situazione italiana, si sono mobilitati per effettuare donazioni a titolo personale o coinvolgendo le proprie scuole. Tanto che una parte di questo primo lotto di mascherine, come espressamente richiesto dai donatori, sarà consegnata al centro internazionale Loris Malaguzzi, a Reggio Children e all’istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia. Al di là del prestigio ottenuto a livello internazionale dal sistema educativo reggiano, “l’insegnante è una figura considerata con grande rispetto nella cultura cinese, tanto da meritare una festività nazionale, per il suo mettersi a disposizione della collettività – spiega Jie Lin – Da noi l’insegnante è paragonato ad una candela: quando si accende, dona tutto sè stesso per illuminare gli altri, esaurendo però sè stesso”.
Dalla Cina, sempre per la comunità reggiana, sono in arrivo altre donazioni (ulteriori mascherine ed anche tute) su cui Provincia di Reggio Emilia e Agenzia regionale di Protezione civile sono al lavoro con le varie dogane europee.