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Il territorio di Bologna fa squadra per produrre mascherine

cheriIl Comune di Bologna, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, le organizzazioni sindacali di CGIL-CISL e UIL e tre aziende del territorio (altre si potranno aggiungere nei prossimi giorni) hanno stipulato un protocollo d’intesa per la conversione produttiva di mascherine protettive durante l’emergenza Covid19. Si tratta di uno strumento che prevede di garantire, in tempi veloci, una produzione di mascherine riutilizzabili. Si partirà con la produzione di 50 mila mascherine in due settimane per arrivare, a regime, a produrre 5 mila pezzi al giorno.

Le mascherine saranno ricevute in donazione o acquistate al prezzo convenzionale di 1,5 euro (iva inclusa) dal Comune di Bologna che si avvarrà della deroga al Codice degli Appalti prevista dall’ordinanza della Protezione Civile del 25 marzo.

Il rapporto con l’Università, e in particolare con il laboratorio di test delle mascherine chirurgiche coordinato dal Prof. Francesco Violante, Ordinario di Medicina del Lavoro, permetterà di accelerare i tempi nella validazione del prodotto. In questo modo le aziende potranno inviare all’Istituto Superiore di Sanità un’autocertificazione nella quale dichiarano che le caratteristiche tecniche delle mascherine rispettano i requisiti di sicurezza della normativa vigente.

“Contiamo di riuscire a soddisfare tutto il fabbisogno di mascherine per il personale del Comune impegnato nei servizi garantiti e per gli operatori impiegati nei servizi socio assistenziali ed educativi e ogni altro servizio ritenuto essenziale – spiega l’assessore al Lavoro Marco Lombardo – . In questi giorni ho lavorato a stretto contatto con i miei colleghi Barigazzi e Aitini, i sindacati, le aziende e il prof Violante; un lavoro di squadra che sta dando frutti importanti per tutelare la comunità, a maggior ragione in previsione di una ripresa graduale nella quale la protezione sarà indispensabile”.

Infine prosegue la solidarietà dalle aziende; sono state donate al Comune 750 mascherine, 500 modello FFP2 dall’azienda GVS di Zola Predosa e 250 mascherine chirurgiche riutilizzabili dall’azienda Nick&Co. Le mascherine modello FFP2 saranno destinate agli operatori delle Case Residenza Anziani (CRA), le rimanenti per il personale del Comune.

















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