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Ok del consiglio comunale di Modena a riprogettare Gigetto

La riprogettazione della linea Modena-Sassuolo sia al centro della discussione sulla mobilità cittadina e provinciale, in modo che possa diventare una valida alternativa all’auto. Lo chiede il primo dei quattro ordini del giorno per la promozione della mobilità sostenibile approvati dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 27 febbraio, tre di maggioranza e uno della Lega. Oltre alla richiesta di ripensare la linea di Gigetto, che in prospettiva potrebbe anche essere collegata alla linea ferroviaria per Carpi, al Polo fieristico e al polo Leonardo e diventare, quindi, “la spina dorsale del sistema integrato di mobilità della provincia”, il Consiglio invita l’Amministrazione a incentivare la mobilità in bici intervenendo sulle piste ciclabili per realizzare una rete che permetta di muoversi più velocemente in città; a mettere in campo nuove azioni per prevenire e contrastare i furti di biciclette e a elaborare un piano di valorizzazione della “Strada del sole”, il percorso ciclabile EuroVelo 7, che attraversa l’Europa da nord a sud e che nel suo tratto emiliano passa anche per Modena.

L’ordine del giorno per la riprogettazione della linea Modena-Sassuolo, presentato da Diego Lenzini (Pd) e sottoscritto con Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica, è stato approvato con il voto a favore anche del Movimento 5 stelle (astenuti Lega Modena, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Forza Italia) dopo che l’assemblea aveva accolto all’unanimità cinque emendamenti presentati dal M5s e uno proposto da Lega Modena. Respinti, invece, un secondo emendamento della Lega, per sostituire le corse in treno con quelle in corriera, e uno di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia che chiedeva di eliminare dalle premesse le valutazioni positive su quanto realizzato finora.

Con lo stesso voto (a favore Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica e M5s; astenuti Lega Modena, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, FI) sono stati approvati anche l’ordine del giorno sulla mobilità ciclabile, presentato sempre dal consigliere Lenzini e sottoscritto dai gruppi di maggioranza (approvato dopo l’accoglimento all’unanimità di cinque emendamenti del M5s), e l’ordine del giorno per il contrasto ai furti di biciclette presentato da Lucia Connola (Pd) e sottoscritto dai gruppi di maggioranza. In entrambi i casi è stato respinto l’emendamento di Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia che contestava le valutazioni positive su quanto realizzato finora.

Approvazione unanime, infine, per l’ordine del giorno sul percorso ciclabile EuroVelo7, presentato da Giovanni Bertoldi del gruppo Lega Modena ed emendato su proposta del capogruppo Pd Antonio Carpentieri.

Il documento sulla linea Modena-Sassuolo parte dal presupposto che la tratta è fortemente sottoutilizzata rispetto alla reale potenzialità, con fermate assenti nella parte più popolosa della città e passaggi a livello che impattano molto negativamente sul traffico. Rileva, quindi, che unendo il tracciato attuale alla ferrovia che arriva a Carpi si potrebbe collegare di fatto anche tutta la zona nord della città e che, utilizzando il tracciato della linea ferroviaria storica dismessa, il percorso potrebbe prolungarsi anche fino al polo fieristico e al polo scolastico Leonardo e diventare così una valida alternativa all’auto privata. L’ordine del giorno invita, quindi, a condividere la proposta con tutte le amministrazioni interessate per sostenere davanti alla Regione e a Tper la necessità di un’analisi approfondita su come rendere la linea davvero funzionale; a inserire nel Pums soluzioni coerenti con questo obiettivo; a valutare l’avvio di uno studio di fattibilità per il prolungamento della linea; a prevedere un incremento della frequenza e delle fermate; ad affrontare contestualmente il problema dei passaggi a livello, soprattutto nelle vie Morane, fratelli Rosselli, Panni e Contrada.

L’ordine del giorno per l’incentivazione della mobilità ciclabile invita a prevedere piste ciclabili a elevato scorrimento sulle direttrici di spostamento considerate strategiche nel Pums. Chiede, inoltre, sistemi alternativi per garantire la sicurezza dei ciclisti anche penalizzando, se necessario, la mobilità veicolare e prevedendo eventualmente il doppio rosso ai semafori. Propone anche di prevedere piste ciclabili sulla sede stradale ogni volta che la larghezza della carreggiata lo consente, stabilendo nel Pums un cronoprogramma per la loro realizzazione prioritaria; di proseguire l’opera di ricucitura dei vari tratti di ciclabili impegnando immediatamente adeguate risorse per la manutenzione dei punti più dissestati; di scorporare i percorsi pedonali da quelli ciclabili e di realizzare nuovi depositi protetti.

Il documento per la prevenzione dei furti delle biciclette propone una serie di azioni tra le quali: rafforzare le campagne di comunicazione per invitare i cittadini a marchiare le bici, comprare solo mezzi di provenienza lecita e presentare sempre denuncia in caso di furto; ampliare l’iniziativa delle aste delle bici usate a basso costo; chiedere nuovi incentivi per sostenere l’acquisto di dispositivi tecnologici, come i gps, da installare sulle bici; aumentare i depositi protetti per bici negli spazi pubblici e le rastrelliere a partire dal centro storico.

Infine, l’ordine del giorno per la valorizzazione della “Strada del sole”, il percorso ciclabile europeo EuroVelo 7 che unisce l’estremo nord al sud dell’Europa, sollecita a realizzare una segnaletica coordinata che renda il percorso visibile e riconoscibile; di fare in modo che la pista sia il più possibile scorrevole e sicura, tenendo conto delle progettazioni europee più avanzate; di mettere a punto una comunicazione efficace sui servizi offerti dalla città di Modena ai cicloturisti.
















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