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Il My First AIRC Grant alla dott.ssa Elisabetta Palazzo di Unimore

Si chiama Elisabetta Palazzo ed è la neo vincitrice del My First AIRC Grant, finanziamento erogato dalla Fondazione AIRC- Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro che garantirà alla dottoressa un importo di 100.000 euro all’anno per cinque anni. La ricercatrice che lavora presso il Dipartimento Chimomo – Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche con Interesse Trapiantologico, Oncologico e di Medicina Rigenerativa – svolge i suoi studi nel Laboratorio di Biologia Cutanea diretto dal prof. Carlo Pincelli di Unimore. Grazie alla sua attività di ricerca incentrata sullo studio della neurobiologia cutanea, in contesti sia sani che patologici, utilizzando modelli tridimensionali in vitro e diversi modelli in vivo (zebrafish e modelli murini), si è aggiudicata l’ambito finanziamento My First AIRC Grant.

Nello specifico il suo progetto di ricerca analizza il carcinoma cutaneo non-melanoma, in particolare il carcinoma squamocellulare (cSCC) ed ha lo scopo di andare ad approfondire quei meccanismi che normalmente garantiscono il cosiddetto “balance” tra proliferazione e differenziamento proprio della cute sana e che in questa forma tumorale risultano alterati. Il cSCC rappresenta il secondo tipo di cancro cutaneo più diffuso al mondo e mostra un aumento significativo della sua incidenza ogni anno. Solo negli Stati Uniti si registrano circa 1 milione di nuovi casi/anno e almeno 2500 decessi. In più, questa forma tumorale può svilupparsi a partire da una lesione precancerosa preesistente, come una cheratosi attinica. Se contiamo che il numero di persone con questo tipo di lesioni è in rapido aumento e interessa più del 60% della popolazione con età superiore ai 60 anni, viene da sé che con l’aumento della vita media nell’era dell’industrializzazione, il cSCC rappresenti un grande problema di salute pubblica.

“Oltre a questo, bisogna tenere in forte considerazione – afferma la dott.ssa Elisabetta Palazzo di Unimore –  il fatto che se identificato negli stadi iniziali, il cSCC può essere rimosso chirurgicamente, anche se questo può risultare sfigurante, con ripercussioni anche psicologiche per il paziente, nonché costoso. Se, al contrario, non si interviene, il tumore può rapidamente crescere e metastatizzare. Lo scopo ultimo del progetto è quello di andare a studiare il “network” delle Neurotrofine, molecole di origine nervosa che hanno un ruolo importantissimo a livello cutaneo e andare a definire il loro coinvolgimento in questa patologia con la prospettiva di identificare nuovi target terapeutici.

Il Premio My Fisrt Airc Grant, conseguito dalla dott.ssa Elisabetta Palazzo, consiste in un finanziamento di €100.000 per anno che viene dato ai giovani ricercatori con lo scopo di favorire la transizione verso l’indipendenza e svolgere ricerca indipendente. Il progetto della dott.ssa Palazzo sarà finanziato per cinque anni e le darà la possibilità di finanziare anche un borsista per tre anni.

“Dopo anni di studio delle Neurotrofine – afferma la dott.ssa Elisabetta Palazzo di Unimore –  nel sano e nel patologico come argomento di nicchia, siamo riusciti con questo progetto a convincere il comitato scientifico della più importante associazione per la ricerca sul cancro, quale Fondazione AIRC, in merito al loro ruolo fondamentale come elemento patogenetico e come target terapeutico di queste molecole di origine nervosa. Utilizzeremo sia sistemi in vitro avanzati che tecnologie di high resolution imaging di ultima generazione. Avremo la preziosa collaborazione della Clinica Dermatologica del Policlinico di Modena, diretta dal prof Giovanni Pellacani, e dei ricercatori del Policlinico di Modena, dell’Università dell’Aquila, del CNR di Bologna e dell’Università di Padova. Fondazione AIRC ci permette di crescere come scienziati, perché è solo grazie al finanziamento e alla promozione di importanti progetti scientifici che siamo arrivati alla conoscenza che abbiamo oggi sul cancro. E il nostro gruppo si impegnerà a fondo per dare il suo contributo”.

“Elisabetta Palazzo lavora nel mio laboratorio da diversi anni, – afferma il prof. Carlo Pincelli di Unimore –  se si eccettua il soggiorno negli Stati Uniti di oltre 2 anni. Dalla tesi in poi, Elisabetta si è sempre occupata di neurotrofine nella cute sana e in seguito nel cancro, utilizzando tutte le tecniche disponibili in vitro ed in vivo per ottenere i risultati che l’hanno portata ad ottenere questo straordinario riconoscimento. Pur nella precarietà del lavoro, come molti suoi colleghi impegnati nella ricerca, Elisabetta non si è mai scoraggiata ed ha manifestato una forte determinazione. Nei prossimi 5 anni, sono certo che Elisabetta dimostrerà, con una serie di brillanti esperimenti, il ruolo chiave delle neurotrofine anche come target terapeutico nella cura del carcinoma squamocellulare. Sono molto orgoglioso del meritatissimo successo di Elisabetta che, tra l’altro, contribuisce a onorare il mio laboratorio e a ripagarci di tanti anni di lavoro e sacrifici. Grazie Elisabetta!

Elisabetta Palazzo

é nata il 21 gennaio 1983 a Galatina (Le) ed ha frequentato il Liceo Scientifico Tecnologico a Galatone (LE). Si è trasferita a Modena nel 2002, dove si è laureata in Biotecnologie Mediche nel 2008 ed ho conseguito il Dottorato in Medicina Molecolare e Rigenerativa nel 2012. I suoi internati di tesi si svolgono nel Laboratorio di Biologia Cutanea di Unimore, diretto dal Prof. Carlo Pincelli, dove si occupa di patologie cutanee a carattere infiammatorio e oncologico e, in particolare, di approfondire le conoscenze sulle funzioni delle neurotrofine nella cute. Nel 2011 ha svolto un internato di ricerca presso la “Platform of Cellular and Tissular Models” di LVMH Recherche Christian Dior, a Parigi, incentrato sulla caratterizzazione delle cellule staminali epidermiche. A gennaio 2012, si è trasferita in USA, a Bethesda, nel Maryland, dove ha svolto un Visiting Fellow presso il Laboratory of Skin Biology del NIAMS (National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Disease) dell’NIH (National Institutes of Health) e dove è project leader di diversi progetti scientifici, incentrati sullo studio della cute normale e patologica, con particolare attenzione ai fattori molecolari che controllano ciclo cellulare e il differenziamento epidermico. Nello stesso tempo collabora con i ricercatori del National Cancer Institute (NCI) dell’NIH alla messa a punto di nuovi modelli per lo studio del cancro cutaneo non melanoma. Rientra in Italia nel 2015 nel Laboratorio di Biologia Cutanea di Unimore, pur rimanendo NIH Guest Researcher. Dal 2017 al 2019 è ricercatrice postdoc per la Fondazione Umberto Veronesi, dove pone le basi per lo studio del carcinoma cutaneo sia attraverso modelli tridimensionali in vitro che modelli animali della patologia.

I My First AIRC Grant (MFAG) sono finanziamenti di tre o cinque anni dedicati a ricercatori sotto i 40 anni che non hanno mai avuto un finanziamento AIRC; questi Grants rappresentano quindi uno strumento concreto con cui i ricercatori possono avviare la propria ricerca indipendente. I progetti sono selezionati, come per gli altri finanziamenti, tramite un processo di peer review per la loro rilevanza al cancro, l’innovatività e la fattibilità. Il MFAG copre i costi di ricerca e lo stipendio di due borsisti che lavorano al progetto.
















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