La risposta alla carenza di personale medico, diffusa in ogni specialità, che si sta rivelando un problema sempre più serio in ambito chirurgico, può arrivare da un’innovazione della didattica che permetta di accorciare i tempi del lungo percorso formativo dei chirurghi.
In quest’ottica, mercoledì 22 gennaio dalle ore 8.30, viene presentato, al Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo, 71) a Modena, un “Progetto per la formazione chirurgica di studenti e medici in formazione specialistica” a cura dei professori Livio Presutti e Giorgio De Santis di Unimore, con il sostegno di tutti docenti di area chirurgica, della Presidenza del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, dei docenti di Anestesia e Rianimazione e dei docenti di Anatomia Umana. Saranno presenti il Magnifico Rettore dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia prof. Carlo Adolfo Porro, insieme ad autorità locali, regionali ed accademiche.
L’esigenza di rivedere i percorsi didattici con l’introduzione di un metodo vero e proprio per insegnare l’anatomia chirurgica, le tecniche chirurgiche, le varie gestualità e l’uso delle moderne tecnologie deriva anche dal fatto che oggi chi si approccia alla Chirurgia inizia l’attività pratica direttamente sul paziente, con le relative insicurezze, i rischi, i lunghi tempi di apprendimento e costi elevati.
La realizzazione del progetto di formazione chirurgica consentirebbe invece di effettuare una serie di passaggi preliminari, al di fuori della sala operatoria, per arrivare a un primo contatto con il malato solo dopo aver acquisito la necessaria esperienza attraverso manovre di base effettuate su simulatori, modelli sintetici e modelli animali.