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Nasce in Val di Setta la scuola di musica “Appennino Sound”

Si chiama “Appennino Sound” la nuova realtà nel campo culturale nata sull’Appennino bolognese, e in particolare a Castiglione dei Pepoli. Si tratta di una associazione composta da un gruppo di musicisti del territorio uniti dalla voglia di trasmettere e diffondere la musica tra montagne bolognesi.

Gli associati spiegano che «La musica è da sempre fonte di scambio, confronto e aggregazione, accresce una sana socializzazione, un patrimonio culturale per tutti e che si vuole sia alla portata di tutti». L’associazione gestirà una scuola omonima che presenta un’offerta di corsi rivolti a tutte le età e tutti i livelli: l’obiettivo inoltre è integrarsi alle realtà già presenti per supportare la programmazione e la realizzazione di eventi in campo artistico-culturale, in modo da creare e stimolare l’interesse e la fruizione da parte dei cittadini.

Proprio grazie alla collaborazione con le realtà che operano nel territorio e che hanno messo a disposizione i loro spazi, sono state attivate due sedi per i corsi: a Castiglione dei Pepoli in via Aldo Moro 31, presso il Centro di Cultura “Paolo Guidotti” negli spazi gestiti dall’Associazione Officina 15, e a San Benedetto Val di Sambro in via Roma 4, presso la sala prove all’interno della Biblioteca G.Stefanini, gestita dall’Associazione Suoni del Sambro.

I corsi attivi sono: pianoforte, chitarra, basso elettrico, batteria, canto moderno, sax, violino. C’è anche un “laboratorio collettivo£ dedicato alle percussioni che prevede anche lezioni individuali Sono inoltre previsti laboratori collettivi per i più piccoli, gioco musica dai 3 ai 5 anni e canto corale dai 6 ai 10 anni.

L’assessore alla cultura di Castiglione dei Pepoli Margherita Nucci commenta che «La nascita di una realtà come quella di Appennino Sound nel nostro territorio mi rende davvero felice, è la dimostrazione che anche nell’Appennino si può investire in cultura e che i primi a farlo sono proprio ragazzi giovani e talentuosi, che anziché andare in città decidono di coltivare la loro passione restando nel proprio territorio».
















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