Il prof. Stefano Ossicini, fisico, docente presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI) di Unimore, divulgatore ed esperto di frodi scientifiche, presenta la sua più recente pubblicazione dal titolo: “L’inganno di Mesmer e la commissione Franklin-Lavoisier. Come la scienza ha imparato ad affrontare le controversie pubbliche” (Meltemi, 2019). Lo farà in occasione di un seminario divulgativo, giovedì 7 novembre, alle ore 15.00, presso l’Aula L1.6 dell’edificio ‘Fisica’ MO17 al Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche – FIM (via Campi 213/A) a Modena.
Il testo ci porta nella Francia del 1784, quando re Luigi XVI istituisce una commissione di inchiesta per indagare sulle teorie e sull’operato di Franz Mesmer, medico e scienziato tedesco, che a Parigi sta vivendo un successo eclatante.
Le sue sedute terapeutiche sono diventate un vero e proprio fenomeno di massa. Secondo Mesmer, un fluido fisico, detto magnetismo animale, riempie l’universo. Le malattie nascono dalla carenza di tale fluido nel corpo umano, ma con l’aiuto di diverse tecniche, come ad esempio l’uso di occhi, mani, sbarre, acqua e alberi “magnetizzati”, questo fluido può essere utilmente incanalato nei pazienti provocando “crisi” salutari.
Fra i membri della commissione due grandi scienziati, Accademici di Francia, Antoine Lavoisier, il fondatore della chimica moderna, e Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, che metteranno in atto diversi sagaci esperimenti per studiare il fenomeno del mesmerismo.
La commissione conclude che il fluido magnetico semplicemente non esiste e che gli effetti delle pratiche mesmeriche sono dovuti al potere della immaginazione, e nel far questo costruisce una metodologia di indagine, che risulta utile anche oggi per non rivivere simili errori.
Stefano Ossicini
E’ professore ordinario di fisica sperimentale al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore e ricercatore associato al CNR, Istituto di Nanoscienze. É stato Direttore della Scuola di Dottorato in Fisica e Nanoscienze e del Centro di Ricerca Interdipartimentale “En&Tech” su risparmio energetico e energie rinnovabili e membro del Consiglio di amministrazione di Unimore. E’ autore di diverse pubblicazioni e di oltre 200 articoli di fisica dei semiconduttori e di nanoscienze su riviste internazionali. Da tempo si occupa anche del rapporto fra scienza e società con “L’universo è fatto di storie non solo di atomi” (Neri Pozza, 2012), premio nazionale 2013 per la divulgazione scientifica “Enrico Fermi-Città di Cecina”, “Non ho nulla da rimproverarmi. 1911 Stoccolma e dintorni” (Scienzaexpress, 2013) sulla figura di Marie Curie, e “L’Aureola della Gloria. Newton, Huygens e la natura della luce”, in via di pubblicazione e rappresentate più volte, fra l’altro, al Festival della Scienza di Genova. Da anni tiene presso il dottorato in Fisica e in Nanoscienze e la laurea magistrale in Fisica un corso su “Good practices in Sciences”.