Per tutto il 2020 Hera donerà alla città un albero ogni 50 nuovi utenti domestici di Sassuolo che conferiranno i propri rifiuti differenziati alle stazioni ecologiche. È questa la sintesi di Più Alberi in Città, iniziativa il cui lancio sarà supportato anche da una campagna sui social network e da un piano di affissioni.
In aggiunta a ciò, nel mese di novembre verrà donato un albero ogni 25 nuovi utenti.
Con “nuovi utenti domestici” si intendono i privati intestatari di un contratto TARI che nei dodici mesi precedenti non hanno effettuato conferimenti nelle stazioni ecologiche Hera. Tutti i dettagli dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.ilrifiutologo.it/alberisassuolo
Perché utilizzare di più le stazioni ecologiche?
In primo luogo perché, così facendo, grazie a “Più alberi in città” si potranno migliorare la qualità dell’aria e mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici: le piante infatti contrastano l’effetto “isola di calore” tipico degli ambienti urbani, oltre ad assorbire inquinanti e CO2. E poiché ogni albero è in grado di catturare annualmente 100 kg di CO2, una volta raggiunto l’obiettivo le piante donate da Hera saranno in grado di sottrare all’aria 5 tonnellate di anidride carbonica all’anno, che equivalgono a quelle emesse da un’auto che percorra 40.000 km.
Anche l’ambiente e il decoro urbano trarranno giovamento da un maggiore ricorso alle stazioni ecologiche: questa buona pratica aiuterà a ridurre il fenomeno dell’abbandono di rifiuti e a incrementare la quantità e la qualità della raccolta differenziata. D’altra parte, le stazioni ecologiche sono l’unica destinazione possibile per diverse tipologie di rifiuto che tutte le famiglie fisiologicamente producono, come ad esempio rifiuti ingombranti, piccoli e grandi elettrodomestici non più funzionanti, lampadine e residui di solventi o vernici.
Rivolgersi alle stazioni ecologiche è infine un’abitudine doppiamente vantaggiosa anche per il portafoglio: vantaggiosa per i cittadini, perché il Comune garantisce uno sconto sulla TARI a chi porta i propri rifiuti differenziati presso questi impianti.
Le stazioni ecologiche a disposizione dei cittadini di Sassuolo non sono solo quelle presenti sul suolo comunale: grazie ad un accordo tra i comuni della provincia e all’integrazione dei sistemi informatici, i sassolesi possono recarsi indifferentemente in una qualsiasi delle stazioni ecologiche gestite da Hera nel territorio modenese, e solo nel distretto ceramico ce ne sono 10.
Le aperture di questi impianti, molte delle quali previste anche il sabato e la domenica, sono pensate per offrire agli utenti la massima flessibilità di accesso. Il loro elenco, completo di relativi orari e materiali conferibili, nonché degli sconti sulla TARI e delle modalità per accedervi, è disponibile al sito www.ilrifiutologo.it/alberisassuolo.
Ugo Liberi, Assessore all’ambiente del Comune di Sassuolo ha dichiarato: “Credo che la nostra comunità debba darsi due obiettivi: aderire a questa bella iniziativa per poter puntare entro la fine del 2019 ad aver guadagnato i primi alberi da piantumare già il prossimo febbraio. E arrivare alla fine del 2020 avendo “guadagnato” complessivamente almeno 50 alberi.
Per raggiungere queste due mete dobbiamo impegnarci tutti, anche e soprattutto chi non ha l’abitudine di frequentare le stazioni ecologiche. Tra Sassuolo e Distretto Ceramico abbiamo 6 di questi impianti, senza contare quelli un po’ più distanti ai quali i sassolesi possono accedere senza problemi, pertanto la comodità è assicurata.”
“Le stazioni ecologiche sono parte fondamentale del sistema integrato di gestione rifiuti e come tale devono essere promosse il più possibile – ha aggiunto Franco Cerfogli, Responsabile Servizi Ambientali per il Distretto Ceramico del Gruppo Hera. Questi impianti, infatti, rappresentano il canale di raccolta che garantisce la migliore qualità della differenziata e offrono ai cittadini una strada totalmente gratuita – anzi, incentivata – per diversi tipi di rifiuti che non possono essere smaltiti con la raccolta stradale, evitandone l’abbandono o l’errato conferimento, ad esempio nella raccolta indifferenziata”.