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Fonderie Cooperative, Fiom/Cgil Modena: “nessuno può dire che non sapeva. Serve un tavolo trilaterale vincolante”

Foto: Google Maps

“Fa piacere leggere sui giornali delle preoccupazioni e attenzioni verso la vicenda Fonderie Cooperative da parte del consiglio comunale. La Fiom Cgil vorrebbe però ricordare che sostanzialmente lo stesso consiglio comunale di Modena il 14 marzo di quest’anno ha approvato un secondo protocollo che, a differenza del precedente votato nel 2018 in cui esplicitamente si parlava di mantenere il core business di Fonderie nell’ambito del territorio comunale modenese, prevede altrettanto esplicitamente la delocalizzazione a Padova del processo di fusione. Al punto che nelle conclusioni del dibattito della succitata assise del consiglio comunale l’assessore Vandelli affermava: “Dispiace che le fonderie non rimangano a Modena nella loro interezza. Ci abbiamo provato e non siamo riusciti” (https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2019/3/fonderie-il-dibattito-in-consiglio-comunale)” – affermano in una nota Paolo Brini, Fiom-Cgil Modena e Giovanni Verla, Fiom-Cgil Ferrara.

“Pertanto – aggiungono Brini e Verla – se si vuole affrontare davvero il tema fonderie la prima cosa che il nuovo consiglio comunale di Modena dovrebbe fare è istituire un tavolo trilaterale di trattativa – azienda, comune e sindacati – che entri nel merito concreto dello spostamento dello stabilimento e le cui decisioni vincolino le scelte aziendali al fine di  tutelare il futuro dei lavoratori”.

















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