L’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena svolge un’attività fondamentale per il contrasto all’immigrazione clandestina, anticipatore al rimpatrio nei paesi d’origine degli stranieri irregolari. La 3^ sezione, che si occupa appunto del settore espulsioni, attraverso una complessa e minuziosa trattazione degli atti amministrativi concernenti gli stranieri clandestini, ha il compito principale di redigere i provvedimenti di Ordine del Questore e di trattenimento presso il C.P.R.; di proporre alla Prefettura i decreti di espulsione; di accertare la nazionalità ed identificare i detenuti internati negli istituti di pena.
Questa silente, ma concreta ed efficace attività ha portato – nel solo mese di settembre – all’emissione da parte del Prefetto di Modena di ben 15 decreti di espulsione, di cui due con intimazione a lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni, dieci con Ordine del Questore e tre con accompagnamento presso i CPR di Bari e Brindisi.
A questo si aggiungono gli otto accompagnamenti coatti alla frontiera, emessi a seguito di provvedimento di espulsione dell’Autorità Giudiziaria competente, di altrettanti cittadini stranieri – un marocchino, cinque albanesi e due tunisini – detenuti presso la locale Casa Circondariale. Degli otto rimpatriati, i due di origine tunisina erano monitorati per rischio radicalizzazione e proselitismo religioso di tipo estremista/jihadista.