Lo scenario è quello dell’ultimo consiglio comunale di Sassuolo, luogo in cui almeno in linea di principio e per mera reminiscenza storica, dovrebbero trattarsi temi importanti per la comunità.
Ed a farlo, quali rappresentanti eletti dai cittadini, dovrebbero essere quelli che sono definiti “consiglieri comunali”, anch’essi dotati di prestigio e riconosciuto rispetto per il ruolo che ricoprono.
Appare evidente dopo quanto è accaduto – afferma Macchioni – che il rispetto di un codice deontologico per un impegno pubblico preso davanti a migliaia di elettori e cittadini non riguarda, e tanto meno interessa, al gruppo consigliare del PD nella nostra giunta.
La notizia è curiosa ed anche altamente simbolica, se vogliamo.
Tutti coloro che conoscono l’ampiezza dell’aula consiliare sono consapevoli che i consiglieri, nell’espletamento delle proprie funzioni, sono sottoposti continuamente all’attenta visione del pubblico, per cui non è passato inosservato l’arrivo del consigliere Pistoni con oltre 20 minuti di ritardo (ricordando oltretutto che non ha partecipato ai precedenti due consigli comunali).
Ma come se non bastasse – continua Macchioni – a scatenare veramente lo sdegno dei partecipanti al consiglio comunale, è stato l’atteggiamento assunto immediatamente dopo dall’ex sindaco: complice il suo “smartphone”, ha seguito per gran parte della seduta comunale la partita Parma-Torino trasmessa in diretta streaming quella sera; disinteressandosi completamente, sia dello svolgimento del consiglio comunale in atto, sia del pubblico presente che attonito continuava a fotografarlo.
Parole di sdegno vanno rivolte anche al resto del gruppo consigliare del PD; va da se che il consigliere Pistoni sia in simbiosi con i suoi uomini, probabilmente si è sentito legittimato a varcare il limite anche per questo. Infatti essendo “compagni di banco”, chiunque di loro avrebbe potuto benissimo “bacchettarlo” sul comportamento scorretto che stava tenendo.
Ricordo al gruppo del PD – rincara Macchioni – che Il consiglio comunale non deve diventare un “salotto” o una classe da “cinque in condotta”.
Facile, da parte loro, appellarsi alle continue e gratuite provocazioni perpetrate nel tempo al Sindaco Menani e alla sua giunta. Persone di più alta onestà intellettuale e morale affronterebbero la verità a viso aperto: in primo luogo lasciando lavorare un’amministrazione, che sta già operando, con soluzioni concrete e condivisibili sui temi più importanti in questo momento per il bene della nostra città.
In seconda battuta, visto i forti valori etici che tanto stanno a cuore a tutto Il gruppo consigliare del PD, penso non ci sia nessun tipo di problema, da parte del consigliere Pistoni, a chiedere scusa pubblicamente ai suoi elettori del comportamento “poco corretto”, tenuto nel corso del consiglio comunale di lunedì 30 settembre.
Allo stesso modo – conclude Macchione – mi aspetto che decida spontaneamente di versare il gettone di presenza di quella giornata, al Fondo di Solidarietà della Città di Sassuolo; consapevole delle tante necessità del nostro territorio e delle famiglie che lo abitano, i cui problemi quotidiani, superano di gran lunga l’importanza della “sua partita di calcio”.