Due nuovi laboratori di informatica e chimica, una nuova scala esterna ristrutturata e la manutenzione della palestra. Sono alcune delle novità che gli studenti dell’istituto Fermi di Modena hanno trovato, lunedì 16 settembre, al via del nuovo anno scolastico.
In occasione dell’evento il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, dopo aver visitato i nuovi laboratori, accompagnato dal dirigente scolastico dell’istituto Paolo Pergreffi, ha salutato studenti e docenti nel corso di un incontro nell’aula magna dell’istituto.
Tomei ha augurato «un anno scolastico positivo non solo dal punto di vista didattico, ma anche delle relazioni perché la scuola rappresenta un luogo di crescita personale e di acquisizioni di saperi che saranno fondamentali non solo nel mondo del lavoro», mentre Pergreffi, dopo aver sottolineato l’importanza dei lavori eseguiti per migliorare l’offerta formativa, in una scuola in continua crescita.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto anche dei lavori eseguiti dalla Provincia nell’istituto e quelli previsti in futuro: per i due laboratori e la scala esterna sono stati spesi oltre 100 mila euro che comprendono anche alcuni lavori di consolidamento statico in vista di un intervento di miglioramento sismico già programmato dalla Provincia nel 2020 per un investimento di due milioni di euro; di recente sono stati adeguati tutti gli impianti antincendio con una spesa di quasi 220 mila euro.
Il Fermi ospita quest’anno quasi 1.200 studenti (erano 700 dieci anni fa); nel 2017 la Provincia ha realizzato, a fianco dell’edificio storico, un ampliamento con dieci aule e un laboratorio per le analisi agroalimentari, autentico fiore all’occhiello dell’istituto, mentre per il futuro il Fermi si amplierà ulteriormente utilizzando gli spazi della casa protetta “Ramazzini”, della quale è già previsto lo spostamento, situata proprio di fronte alla scuola.
L’istituto Fermi nasce nel 1957 su iniziativa della Provincia in particolare grazie all’assessore alla Cultura e vice presidente della Provincia Rubes Triva allo scopo di potenziare le specializzazioni in chimica ed elettronica, quest’ultima considerata la materia del futuro; furono realizzati laboratori all’avanguardia, con insegnanti dalle professioni e aperture pomeridiane, un’autentica novità per quei tempi.