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Il sindaco di Fiorano Francesco Tosi: “Piena legittimità per l’intervento sul Rio Corlo”

“Sono dispiaciuto per le affermazioni che Italia Nostra, associazione nobile negli ideali, sta diffondendo nei confronti della nostra Amministrazione – dichiara il sindaco Francesco Tosi in merito a quanto sostenuto da Italia Nostra – Ci tengo a dirlo soprattutto ai cittadini fioranesi, i quali hanno il diritto di sapere che ciò che sta avvenendo nei pressi di un tratto del Rio Corlo (e che porterà centinaia di nuovi posti di lavoro con emissioni zero), ha per noi piena legittimità e non potrebbe che essere così. Tra l’altro, in base agli assunti di Italia Nostra, tutta l’edificazione avvenuta nel corso degli anni nella zona, compresa la realizzazione della strada Pedemontana e della Modena–Sassuolo, sarebbe illegittima. Perché questa particolare attenzione al progetto in via di realizzazione? Peraltro, Italia Nostra ha presentato due anni fa un ricorso al Tar, ricorso relativo anche alla prevista edificabilità nell’area compresa tra rio Corlo e la Modena-Sassuolo, dapprima chiedendo la sospensiva che poi, a udienza convocata, non so perché, ritirò. Ora sarà il giudice amministrativo a decidere”.

“La documentazione in mano al Comune di Fiorano Modenese indica che proprio sulla base dell’art.142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 42 del 2004) quell’area non è soggetta alla cosiddetta legge Galasso. E ciò viene confermato dalla delibera regionale n.394 dell’11.2.1986, relativa all’approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Fiorano Modenese. I nostri uffici inoltre hanno ricostruito tutta la situazione urbanistica partendo ben prima del 1986. Tra l’altro, nelle osservazioni parzialmente accolte presentate allora al Piano Regolatore Generale ed esaminate dalla Regione, ne compare una presentata da Italia Nostra (forse non lo ricorderà) inerente ad altri temi, il che significa che già allora Italia Nostra aveva tutti gli elementi di conoscenza del Piano Regolatore di Fiorano Modenese e che implicitamente accettava, come in realtà è, che quella zona non è soggetta alla legge Galasso. Ora improvvisamente le cose cambiano? Perché? Lo stesso dicasi per la Soprintendenza, che mai prima d’ora è intervenuta sulle previsioni urbanistiche nella zona. D’ora in poi, comunque, parleranno i legali. Come sindaco ci tenevo a comunicare ai cittadini la legittimità degli atti del Comune. Va aggiunto che se poi vogliamo riferirci alla realtà e alla sostanza delle cose, il cosiddetto rio Corlo è di fatto un fossato privo peraltro di acqua, già tombato in tutta la zona urbanizzata di Fiorano”.
















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