È partito con un minuto di silenzio dedicato alle vittime cittadine del tremendo incidente in A1 il primo Consiglio Comunale di quella che un titolo di giornale ha definito “l’era Menani”. La politica ai nostri tempi diciamolo pure, ci ha abituati a non considerare niente e nessuno durevoli ai posti di comando, considerazione valida per ogni politico e a ogni livello, sindaci compresi.
Quella che è appena partita con l’ultimo appello pronunciato dal segretario Comunale la scorsa serata è la nuova consiliatura di Sassuolo. Cinque anni a disposizione del neoeletto Sindaco leghista per dimostrare di avere le carte in regola per governare a dispetto di tutti coloro che sulla sua candidatura espressero non pochi dubbi, persino in seno alla sua attuale maggioranza.
Menani si gode la vista dalla sua centrale e sopraelevata postazione in sala consiliare, un ruolo o poltrona, se preferite, che ha inseguito e conquistato, spinto anche da una travolgente onda verde che a Sassuolo non ha mancato il risultato come invece è avvenuto nel resto del Distretto della ceramica.
Questo nuovo consesso cittadino presenta ben tre sindaci in sala, uno in carica e due ex nel ruolo di consigliere. A presiederlo è proprio quel Luca Caselli che raggiunge con questa elezione il secondo dei suoi sogni a sentire lui, avendo già da qualche tempo coronato il principale. La seduta inaugurale non offre mai particolari emozioni per chi ovviamente non è in qualche modo coinvolto con il cerimoniale, unica eccezione potrebbe essere la comunicazione non verbale (spesso si sa può dire tanto), di quella Claudia Severi, riconfermata tra i banchi della maggioranza nonostante l’iniziale veto del candidato e oggi primo cittadino Menani, ma esclusa dalla Giunta in barba al peso di preferenze che come sempre porta in dote.
Ci sono volti nuovi e non pochi nelle file della maggioranza, mentre nella minoranza fatta eccezione per due giovani alla prima esperienza, compare tra i banchi una buona parte della Giunta passata. L’estate con le sue meritate vacanze è alle porte e non avremo al momento molto da dirci, politicamente parlando, ma tanto da augurarci sì. Auguriamoci il meglio per la nostra cittadina, anche attraverso il lavoro a tempo pieno, part time e a gettone di questi nuovi amministratori locali. Chissà se tra un caffè in piazza, una stretta di mano e un post, non sia la volta buona.
Claudio Corrado
