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Incendio Mirandola, arrestato un giovane nord africano

Un giovane nord-africano è stato arrestato questa notte dai Carabinieri di Carpi con l’accusa di aver incendiato gli uffici della Polizia Municipale di Mirandola. Alle 3.00 di stanotte, difatti, il giovane si è introdotto all’interno del Comando della Polizia Municipale di Mirandola e dopo essersi impossessato di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile, ha incendiato alcuni arredi. Messosi in fuga, è stato individuato e bloccato dai militari a circa 100 metri dal luogo del fatto.

Nel frattempo le fiamme, rapidamente propagatesi per tutti gli ambienti, hanno prodotto una intensa coltre di fumo che ha saturato i nove appartamenti siti al primo ed al secondo piano della palazzina, causando la morte per asfissia di un’anziana donna italiana 84enne e della sua badante ucraina 74enne, la gravissima intossicazione del marito di questa e, in forma meno acuta, quella di altre diciotto persone, tutte evacuate e trasferite presso l’ospedale di Mirandola.

Il ragazzo, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto.

Per quanto riguarda i soccorsi, spiega una nota dell’Azienda USL di Modena, sono state 13 le ambulanze coinvolte nell’operazione, a cui si aggiunge un’automedica dell’Azienda USL, l’elisoccorso inviato da Bologna e il mezzo di coordinamento del 118 dell’AUSL di Modena. Avvisate nella notte anche la Protezione civile e la Prefettura per un primo aggiornamento sull’evento.

Per una gestione ottimale dell’emergenza, l’organizzazione del 118 ha disposto la presenza di un coordinatore operativo sul luogo dell’evento, di uno in Pronto Soccorso a Mirandola, e uno presso la sede del servizio emergenza territoriale 118 a Modena. In Pronto Soccorso a Mirandola per il coordinamento in loco delle operazioni è presente il direttore del Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza, il dottor Stefano Toscani.

Risultano 22 persone coinvolte: tra esse vi sono due decessi.

Tutti i feriti sono stati assistiti in prima istanza all’Ospedale di Mirandola, ad eccezione di un paziente immediatamente trasportato all’Ospedale di Ravenna con l’elisoccorso per la terapia iperbarica; attualmente in gravi condizioni, la prognosi è riservata. Sono stati trasferiti da Mirandola per l’Ospedale di Fidenza per la terapia iperbarica tre pazienti tra cui un minore (accompagnato dalla madre dentro la camera iperbarica); di essi una donna è in condizioni gravi.

In tutto sono sei i minori coinvolti: tre sono stati trasferiti in Pediatria all’Ospedale di Carpi e due sono tuttora in osservazione breve intensiva a Mirandola, nessuno al momento versa in pericolo di vita. Dei pazienti che sono stati successivamente assistiti al Ps di Mirandola, nessuno è in pericolo di vita e alcuni sono già in dimissione.

















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