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In regione frenata la crescita delle imprese estere

In Emilia-Romagna hanno un ritmo superiore a quello nazionale, sia la crescita della base imprenditoriale estera regionale, sia la flessione delle imprese non straniere, che riaccelera lievemente. Al 31 marzo le imprese attive straniere risultano 48.238 (il 12,1 per cento del totale) con un aumento in un anno di 1.002 unità, +2,1 per cento.

Continuano a ridursi le imprese di nati in Italia (-1,0 per cento). A livello nazionale, la crescita delle imprese straniere (oltre 539 mila, pari al 10,5 per cento del totale) risulta inferiore (+1,9 per cento), ma lo è anche la diminuzione delle altre imprese (-0,4 per cento). Questi sono i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. Le imprese straniere diminuiscono solo in Sicilia. L’Emilia-Romagna è la nona regione per crescita e nelle altre regioni leader con cui si confronta la crescita delle imprese straniere è lievemente più contenuta in Lombardia (+2,0 per cento) e più rapida in Veneto (+2,0 per cento). In Lombardia però, le imprese non straniere tengono meglio (-0,4 per cento).

Tipologia di attività economica. La tendenza alla crescita delle imprese straniere è dominante in tutti i macro settori. L’espansione si concentra nei servizi (+683 imprese, +2,8 per cento); deriva più dal rapido e ampio incremento nell’aggregato degli altri servizi (+590 imprese, +4,7 per cento) che dal contenuto aumento nel settore del commercio (+93 imprese, +0,8 per cento). Rallenta la crescita delle imprese straniere attive nelle costruzioni (+0,8 per cento, 142 unità) e dell’industria (+2,7 per cento, +137 unità), mentre le altre imprese di questi settori diminuiscono rispettivamente dell’1,8 e dell’1,5 per cento. Infine, la crescita è rapida in agricoltura (+5,5 per cento), ma il settore resta ancora marginale per le imprese estere.

La forma giuridica. La spinta alla crescita deriva dalle società di capitale, che crescono rapidamente (+592 unità, +13,0 per cento), sostenute dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa ha contribuito però a comprimere la dinamica delle società di persone (+0,5 per cento).

In seconda battuta l’incremento delle imprese estere è spinto dalle ditte individuali (+402 unità, +1,0 per cento), che sono pari all’81,1 per cento delle imprese straniere. Invece, diminuiscono lievemente le cooperative e i consorzi (-1,1 per cento).

















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