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Lunedì 6 maggio la Scuola Media Montanari rappresenterà Mirandola alla “Corsa contro la Fame”

Lunedì 6 maggio all’Ist. Comprensivo di Montegranaro si terrà la tappa conclusiva di un progetto didattico solidale che unisce gli studenti di tutto il mondo con il comune obiettivo di raccogliere fondi per Azione contro la Fame  (www.azionecontrolafame.it), organizzazione da 40 anni in lotta contro la fame e la malnutrizione infantile in 50 Paesi. La gara coinvolgerà 10 classi delle medie.

La Corsa contro la Fame è l’evento didattico-solidale più grande al mondo, nato in Francia nel 1997 e giunto in Italia alla sua quinta edizione, con l’adesione di 303 scuole su tutto il territorio nazionale ed oltre 2000 a livello internazionale in 30 paesi in tutto il mondo. Nell’edizione del 2019, solo in Italia, parteciperanno 77.000 studenti, contro i 60.000 dello scorso anno, quando era limitata alle scuole elementari e medie.

L’iniziativa quest’anno coinvolgerà anche gli istituti superiori ed è promossa da Azione contro la Fame, organizzazione internazionale leader nella lotta alla malnutrizione, che con questo progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini di domani non solo in merito alle cause e alle conseguenze della malnutrizione, ma soprattutto sulle soluzioni che si possono adottare per sconfiggerla. Tutta l’iniziativa si snoda attraverso un processo di responsabilizzazione e acquisizione di competenze da parte dei ragazzi delle scuole, processo articolato su più tappe:

1)      In ogni scuola che si iscrive (da maggio a dicembre) si tengono sessioni di sensibilizzazione dove lo staff di Azione contro la Fame interviene nelle classi con attività didattiche interattive e di riflessione sulle problematiche legate alla fame nel mondo. Attraverso un filmato viene mostrato ai ragazzi cosa significa avere 12 anni e confrontarsi quotidianamente con situazioni di povertà e malnutrizione.

2)      Dal momento delle sensibilizzazioni fino al giorno della corsa i ragazzi diventano parte attiva del progetto. Difatti, viene consegnato a ciascuno il proprio “Passaporto Solidale”, strumento chiave del progetto, con il quale ogni ragazzo ha la missione di coinvolgere altre persone fuori dalla scuola sulle tematiche affrontate, andando alla ricerca di propri sponsor per la corsa: amici, familiari, vicini di casa, raccogliendo da ognuna di loro una promessa di donazione per ogni giro di percorso che il ragazzo riuscirà a fare. In questo modo, anche la partecipazione alla corsa diventa attiva e coinvolgente per gli studenti: più giri percorreranno, tanto più riusciranno a moltiplicare le promesse di donazione fatte dai propri sponsor.

3)      Ogni scuola organizza poi la propria corsa, in primavera, secondo le esigenze di spazi e percorsi a disposizione. Azione contro la Fame fornisce tutta la consulenza e i materiali necessari: pettorine, frecce, striscioni, passaporti solidali, etc. Gli insegnanti ricoprono un ruolo essenziale nell’organizzare l’evento: ogni scuola infatti sceglie uno o più coordinatori per organizzare la Corsa contro la Fame nel proprio istituto e il loro impegno è molto importante per incentivare la motivazione dei ragazzi.

4)       Nei giorni successivi alla corsa i ragazzi potranno andare a raccogliere le donazioni presso i propri sponsor, traducendo lo sforzo di responsabilizzazione in un vero supporto fatto di risorse da mettere a disposizione della lotta contro la malnutrizione, attraverso i progetti di Azione contro la Fame.

















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