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Modena, Sant’Agostino: nuove visite guidate gratuite

Due turni in più si aggiungono a quelli già previsti, ma andati esauriti, per le visite guidate gratuite a prenotazione obbligatoria alla Chiesa di Sant’Agostino, in programma sabato mattina 30 marzo. Grazie alla disponibilità degli operatori dei Musei civici e del Settore edilizia storica del Comune, si creano così nuovi posti per chi volesse partecipare alle visite aggiunte alle 10 e alle 11.15 (prenotandosi al tel. 059 2033125 oppure scrivendo alla mail palazzo.musei@comune.modena.it).

Come nelle successive visite in programma nel pomeriggio di sabato alle 15 e alle 16.15 (la durata è di 45 minuti circa), storici dell’arte e architetti guideranno i visitatori alla scoperta del Pantheon degli Estensi e delle novità emerse dai restauri con la possibilità eccezionale di accedere ai sottotetti per ammirare l’intera struttura di supporto a sostegno dei cassettoni che compongono il soffitto.

Con questa nuova iniziativa, proseguono gli appuntamenti della “Primavera ai Musei civici 2019”, rassegna con itinerari, incontri, spettacoli e laboratori per vivere in modo speciale il Museo, approfondire le mostre in corso e svelare aspetti interessanti e poco noti della città.

L’edificio monastico a navata unica della Chiesa barocca di Sant’Agostino, di origini trecentesche, ospita, tra le altre, opere di Tomaso da Modena, Antonio Begarelli, Francesco Stringa, Lattanzio Maschio, Olivier Dauphin e Adeodato Malatesta. Deve il suo aspetto attuale agli interventi risalenti alla seconda metà del secolo XVII.  Nel 1659 la chiesa ospitò il grandioso apparato funebre allestito per le esequie di Francesco I e negli anni successivi i duchi trasformarono la chiesa in Pantheon Estense per volontà di Laura Martinozzi, duchessa reggente di Modena e vedova di Alfonso IV, rendendo stabile l’apparato effimero barocco con il lavoro di maestranze coordinate dall’architetto bolognese Giovanni Giacomo Monti.

Il recente restauro della chiesa ha restituito alla città un monumento di grandissima importanza artistica e culturale com’è stato evidenziato in occasione del recente convegno internazionale di studi promosso dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, dal Museo Civico d’Arte con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e del Rotary Club di Modena.

Come indicato da Irving Lavin, grande studioso dell’arte barocca, il Pantheon modenese degli Estensi è un unicum a livello europeo. Si tratta del luogo destinato a celebrare con la massima solennità le esequie del principe, occasione politica centrale per rafforzare il senso della continuità dinastica, che in età barocca si trasforma in un autentico evento: “le spectacle de la mort”, com’è stato detto a proposito dei funerali di Luigi XIV.

Il restauro recentemente concluso ha evidenziato la presenza nei sottotetti della chiesa di importanti testimonianze relative alla chiesa degli Agostiniani, costruita a partire dal 1338 e oggetto di continue trasformazioni fino agli inizi del Seicento, quando il priore Teodoro Sigonio intervenne sulla zona del coro “per ridurla in forma più moderna”. Di grande interesse sono le travi dipinte con draghi, volute e motivi geometrici che presentano stemmi e monogrammi dei quali si è avviato lo studio. La parte alta delle pareti laterali appare invece decorata con una serie di figure di Santi entro nicchie, risalenti probabilmente alla fine del Quattrocento.

Informazioni e prenotazioni obbligatoria al tel. 059 2033125; oppure via mail (palazzo.musei@comune.modena.it).

Informazioni online sul sito web dei Musei civici (www.museicivicimodena.it).

















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