venerdì, 13 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeEconomiaReggio Emilia per l'innovazione digitale: i progetti strategici del territorio per le...





Reggio Emilia per l’innovazione digitale: i progetti strategici del territorio per le imprese

Si tiene giovedì 21 marzo alle ore 17,30 al Tecnopolo (piazzale Europa, 1 a Reggio Emilia), l’incontro dal titolo “Reggio Emilia per l’innovazione digitale: i progetti strategici del territorio per le imprese”, organizzato da Comune e Unindustria Reggio Emilia. Riccardo Ferretti, Prorettore Unimore, illustrerà il neonato corso di laurea in Digital Marketing; seguirà l’intervento dell’assessore comunale allo sviluppo economico Daniele Marchi che tratterà il tema “Reggio Hub – Attrattività talenti”, mentre Guido Prati, presidente della Fondazione REI, affronterà l’argomento “Le infrastrutture per l’innovazione: Tecnopolo e Rete Alta Tecnologia”.

Seguirà una conversazione di approfondimento a cui prenderanno parte: Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori, Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio, Fabio Storchi, presidente di Unindustria,Francesco Reggiani, direttore Commerciale del Credem e Gino Mainardi, direttore di Innovazione COBO spa. Le conclusioni saranno curate dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi e da Luca Vecchi, sindaco Reggio Emilia. Condurrà l’incontro il giornalista di Telereggio Livio Ramolini.

CORSO DI LAUREA IN DIGITAL MARKETING

Il percorso che ha portato all’attivazione del corso di laurea in Digital Marketing presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia si caratterizza per i forti elementi di innovatività basati sulla stretta collaborazione tra imprese e ateneo. Non si tratta di una cooperazione a valere sulle singole discipline, quanto la coprogettazione tra i docenti del Dipartimento e le aziende partner, la partecipazione diretta delle imprese nella definizione dei progetti da assegnare ai team di studenti creati all’interno dei singoli insegnamenti e la costituzione di un board di indirizzo.Il nuovo corso di laurea si inserisce in un più ampio progetto del territorio che mira a fare della nostra città un centro di eccellenza e di attrazione sull’innovazione digitale, sempre più motore del futuro di ogni business.

Di assoluto rilievo innovativo è l’avvicinamento ai temi del digitale attraverso un percorso formativo che prevede non solo docenza frontale, ma anche interazione con confronti e incontri con esperti di settore. Proprio il rapporto sistematico tra università, imprese e testimonial del digitale è al centro di una proposta formativa inedita in Italia che nasce a Reggio Emilia, cuore del sistema manifatturiero dell’Emilia-Romagna.

Un’altra caratteristica distintiva del progetto e del modello didattico adottato è data dalla maggiore e diversa partecipazione degli studenti al processo di apprendimento. Per questa ragione la programmazione del corso ha previsto l’adozione del numero chiuso a 80 studenti, preselezionati sulla base di criteri stabiliti dal Board di indirizzo del corso, composto da docenti e imprenditori.

Le conoscenze acquisite permetteranno ai laureati di trovare impiego nelle piccole-medie e grandi imprese manifatturiere e di servizio, nelle agenzie di consulenza e di comunicazione, negli istituti di credito e nelle società finanziarie e negli enti e nelle istituzioni no-profit locali, nazionali ed internazionali. La trasversalità delle competenze acquisite e la loro finalizzazione alla gestione della comunicazione digitale rende il profilo professionale spendibile in molteplici contesti operativi.

Il partenariato che sostiene il progetto è composto da: CCIAA, Unindustria Reggio Emilia, Confindustria Ceramica, Credem. Fondazione Manodori, Max Mara Fashion Group, Blulink, Casalgrande Padana, Cellularline, Cir Food, Coopservice, Energee 3, Iren, Kaiti Expansion, Lovemark, 47 Deck, Smeg e Webranking.

REGGIO HUB

ASK, Blulink,Credem, GB Service LAB, Grasselli, Lovemark, Max Mara Fashion Group, Printabled, SMEG, Studio Alfa, WAY. Sono queste le aziende reggiane che hanno scommesso sul progetto Reggio Hub che mira ad intercettare personale qualificato e talenti creativi da tutto il mondo per portarlo a Reggio Emilia e farlo lavorare nelle nostre imprese. Il progetto Reggio Hub nasce dalla sfida lanciata dal Comune di Reggio Emilia e finanziata da Horizon 2020, su come potenziare l’attrattività del contesto socioeconomico di Reggio Emilia verso il target delle risorse umane estere. Le nostre aziende infatti, spesso leader nei loro settori, faticano a trovare sul territorio tutti i profili a loro necessari. La competizione internazionale “sui cervelli” è fortissima e il territorio può giocare un ruolo determinante. In questo contesto il Comune di Reggio Emilia, Unimore e Unindustria hanno costruito le basi per questo progetto di sistema sull’attrattività.

L’obiettivo è quello di attrarre sul territorio studenti universitari, talenti, professionisti da diversi paesi/aree del mondo valorizzando le potenzialità e le possibilità del sistema economico, sociale e produttivo locale e a rispondere alle esigenze del tessuto imprenditoriale di trovare profili altamente qualificati che possano costituire un valore aggiunto per le aziende.

La giuria europea ha identificato come proposta più innovativa e rispondente alle esigenze del territorio il progetto Reggio Hub, presentato dalla società reggiana POPWave. Il progetto prevede la creazione di una piattaforma web, un canale youtube, pagine su tutti i principali social network gestite da un team di studenti rinnovato anno per anno e supportato da PopWave e dagli Stakeholder coinvolti nel progetto.

La grande innovazione del progetto consiste nel dare concretezza al concetto di attrattività, nella possibilità per potenziali studenti, ricercatori, giovani talenti e professionisti esteri di trovare nello stesso luogo e nello stesso momento l’offerta di lavoro dell’azienda insieme alla presentazione di Reggio Emilia e delle sue opportunità: le aziende e il territorio si promuovono insieme.

Il team di progetto Reggio Hub ha sede presso il Tecnopolo, all’interno del Parco Innovazione di Reggio Emilia. Dopo i rilevanti progressi infrastrutturali che hanno portato l’Area delle ex Reggiane ad una trasformazione in chiave di ricerca e innovazione, con Reggio Hub si avviano i servizi ad alto valore aggiunto che, partendo dall’attrattività, faranno di questo luogo il cuore dello sviluppo futuro della città.

TECNOPOLO DI REGGIO EMILIA

Il Tecnopolo di Reggio Emilia ha sede nel Capannone 19 delle storiche Officine Meccaniche Reggiane, al Parco Innovazione, luogo di incontro e collaborazione tra mondo accademico e imprenditoriale.

La gestione è affidata a Fondazione REI – centro per l’innovazione e trasferimento tecnologico della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna – collabora con Università, Enti di Ricerca, Istituzioni, imprese e Associazioni, coinvolge talenti e professioni; fornisce servizi alle imprese grazie alle competenze e alle certificazioni di cui dispone.

Appartiene alla Rete dei 10 Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013 e da contributi regionali. La rete è una delle componenti fondamentali dell’ecosistema regionale dell’innovazione, coordinato da ASTER, società consortile dell’Emilia-Romagna per l’innovazione, che gestisce anche lo spazio Area S3, per favorire l’avvicinamento dei giovani laureati al mercato del lavoro e il rafforzamento competitivo del sistema produttivo regionale nei settori individuati nella Smart Specilization Strategy (S3). Il tecnopolo ospita un incubatore di startup innovative e quattro laboratori di ricerca industriale accreditati alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, dotati di competenze, strumentazioni e risorse negli ambiti meccanica/meccatronica, ambiente ed energia, agroalimentare.

Tre fanno riferimento all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ed uno al CRPA:

– Intermech-Mo.Re per la ricerca applicata e i servizi negli ambiti della meccanica avanzata, meccatronica e motoristica.

– En&Tech per la ricerca Industriale e il trasferimento tecnologico negli ambiti delle tecnologie integrate per la sostenibilità in edilizia, la conversione efficiente dell’energia, l’efficienza energetica degli edifici, l’illuminazione e la domotica.

– Biogest Siteia per il miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche agroalimentari.

– CRPA-Lab, i laboratori del Centro di ricerca produzioni animali.

















Ultime notizie