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Precisazioni del sindaco Tosi in merito all’edificabilità del Polo Scolastico

Francesco Tosi, sindaco di Fiorano Modenese, in riferimento ad una nota di Italia Nostra sul Polo Scolastico di Spezzano, precisa in una nota:

“Che qualcuno non ritenga idonea una determinata zona per due scuole è una cosa, ma dire che in via Motta era impossibile e vietato edificare non è affatto vero. Mi dispiace che un ente come Italia Nostra cada in questi errori. La variante urbanistica è avvenuta attraverso un accordo di programma con la Provincia e siglato da un decreto del Presidente della Provincia (la Provincia non ignorava il dettato del proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale).

La Soprintendenza diede in conferenza dei servizi un parere negativo, ma non era in grado per competenza di vietare l’edificabilità, in quanto allora non vi erano vincoli di tutela e l’area delle scuole non era neppure all’interno dei 150 metri dal fiume, secondo la legge Galasso. Che la Soprintendenza non potesse allora bloccare il progetto è dimostrabile peraltro in modo oggettivo:

1- non lo bloccò;

2- per poter aver competenza in materia ricorse dapprima a vincolare Villa Menotti e alcuni mesi dopo (solo il 5 febbraio 2018) a porre un vincolo indiretto sul terreno compreso tra Villa Menotti, il Castello e Casa Leonardi. Non solo: addirittura anche dopo aver posto il vincolo 13 mesi fa, questo riconosceva la possibilità di costruire in via eccezionale opere pubbliche.

Ancora: la Commissione regionale di garanzia tolse l’esclusiva per le opere pubbliche scrivendo semplicemente che lungo via Motta e via Nirano era possibile edificare, secondo ovviamente determinati criteri. Non solo: se fosse vero quello che Italia Nostra afferma, perché la Soprintendenza ha interloquito con i progettisti per oltre un anno facendo modificare il progetto alcune volte? Perché ha chiesto di fare le indagini archeologiche propedeutiche alla edificazione?

Non solo: per ben due volte e cioè sia il Soprintendente Malnati, sia la Soprintendente Ambrosini giudicarono ciascuno un progetto di polo scolastico idoneo.

In conclusione: la inedificabilità totale viene per la prima volta proposta dalla Soprintendenza il 21 gennaio 2019 (la variante urbanistica è del luglio 2017, quando non vi era nessun vincolo); peraltro detto vincolo non è neppure definitivo in quanto deve passare al vaglio della Commissione regionale. Questi sono fatti e non interpretazioni.

Per questo ribadiamo il carattere tardivo del vincolo e ci chiediamo perché dopo un anno e mezzo di lavoro guidato dalle indicazioni della Soprintendenza sul progetto, improvvisamente tardivamente e solo ora, si cambia idea dicendo “non potete fare nulla”?

















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