“Sono passati due anni da quando lui è partito per il suo viaggio, sembra molto di più… Sembra quasi una vita che non si vede e non si sente, ma sembra durato un istante il tempo che abbiamo passato con lui”. Come un tuffo al cuore le parole di Linda Domenichini, mamma di Nicolhas Ukmar, il ragazzo di Villa Cella che ha perso la vita a soli 14 anni, dopo aver lottato invano contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. Parole intense, pronunciate davanti a centinaia di persone, domenica mattina, giunte da tutta l’Emilia-Romagna e non solo, per partecipare al Trofeo di Karate tradizionale dedicato a Nicolhas.
“L’ho sempre seguito nelle gare – ha proseguito Linda -, mi emozionava, vivevo la stessa adrenalina che provavo io prima di una gara, durante una gara, tremavo con lui, vincevo con lui, era bello stare qui, era bello vedere la grinta nei suoi occhi. ‘Hai gli occhi di tigre’, gli dicevo”. Nicolhas era un karateka e amava l’arte marziale, per questo, per ricordarlo, insieme al papà maestro Dario Ukmar è stato ideato questo Trofeo, che racchiude in sé i valori del Karate e “la forza, la grinta, la passione per la vita e la sua bellezza”, ha concluso Linda Domenichini ringraziando i presenti all’apertura della manifestazione.
Nel PalaBigi di Reggio Emilia le gare sono iniziate intorno alle dieci con i più piccoli e le cinture colorate, per proseguire fino al pomeriggio con le prove delle cinture marroni e nere. Sui tatami si sono susseguite centinaia di atleti di tutte le età, che hanno eseguito individualmente i propri Kata (forma) davanti agli occhi attenti degli arbitri federali. Si tratta di combattimenti reali contro avversari immaginari, che racchiudono l’essenza dello stile tradizionale. Al termine delle prove, gli atleti classificati di ogni gruppo (i partecipanti erano infatti suddivisi per colore della cintura ed età), sono stati accompagnati al podio per ricevere le medaglie davanti all’immagine di Nicolhas, premiati dal maestro Ukmar.
Sulla base dei punteggi totalizzati con le vittorie, sono stati anche assegnati dei riconoscimenti a sei società partecipanti: prima Nakayama di Reggio Emilia, seconda Musokan Bologna, terza Budokan San Mauro, quarta Shin Tai Kan di Traversetolo (Parma), quinta Akarui Dojo di Reggio Emilia, sesta SDK Reggio Emilia.
Una giornata di grandi emozioni, la cui importanza è stata sottolineata anche dal maestro Giuseppe Perlati, segretario generale della Fikta, la Federazione del Karate tradizionale guidata da Sensei Hiroshi Shirai. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato regionale Fikta dell’Emilia-Romagna con la collaborazione della scuola di Karate Hokushin Dojo di Reggio Emilia del Maestro Ukmar, che ricorda il figlio con tutto l’amore e l’emozione che può trasmettere con un gesto, una parola, un ricordo che non si spegne mai.