Mercoledì 16 gennaio, nel corso di mirati servizi antidroga effettuati presso le stazioni ferroviarie reggiane, la sezione Antidroga della Squadra Mobile ha notato scendere dalla prima classe di un treno proveniente da Roma un soggetto in tuta. Il giovane, dopo aver avvicinato un coetaneo, si è diretto insieme a quest’ultimo all’esterno della stazione Alta Velocità ove, ad attenderli, vi era un terzo ragazzo a bordo di un’auto.
I tre hanno insospettito gli uomini della Squadra Mobile che, quindi, hanno deciso di controllare l’auto e gli occupanti.
Nelle tasche del ragazzo appena sceso dal treno è stato rinvenuto oltre mezzo etto di eroina, motivo per cui è stato arrestato. Si tratta di un cittadino pakistano, classe 1998, anagraficamente residente a Bolzano ma di fatto domiciliato a Brescello.
Anche gli altri due ragazzi erano di nazionalità pakistana. Perquisite le abitazioni dei tre, tutti domiciliati nella bassa, a Brescello, Poviglio e Campegine, non è stato rinvenuto ulteriore stupefacente ma sono emersi alcuni elementi investigativi suscettibili di possibile approfondimento da parte degli investigatori della Squadra Mobile.
Il giovane arrestato, espletati gli atti di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito per direttissima.
L’arresto di mercoledì – afferma la Questura di Reggio Emilia – conferma ed evidenzia due dati: anzitutto che lo stupefacente “importato” a Reggio Emilia viaggia spesso sui treni e, come nel caso di specie, in prima classe; inoltre la criminalità di matrice pakistana, apparentemente radicata nella bassa, avrebbe un ruolo rilevante nel traffico di eroina.