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Esercitazioni antiterrorismo in ambito aeroportuale a Bologna

Questa mattina, nell’area di manovra degli aeromobili dell’aeroporto di Bologna, così come disposto dal programma periodico del Ministero dell’Interno, si è svolta un’esercitazione antiterrorismo che ha visto il coinvolgimento di diversi enti di Stato nonché del gestore aeroportuale.

In particolare l’ipotesi formulata dal Ministero consisteva nella gestione della situazione di emergenza scaturita dall’ingresso nell’area sopracitata, forzando un varco carraio, di un furgone con a bordo un commando di terroristi armati, che tentavano di impossessarsi di un aeromobile in sosta.

Intorno alle ore 10.20 l’esercitazione è iniziata attraverso l’irruzione del furgone sul piazzale di sosta degli aeromobili. I tre “terroristi” saliti a bordo di un aereo – simulato da un autobus – all’interno del quale vi erano il pilota ed il copilota che si chiudevano nella cabina di pilotaggio, dando così l’allarme alla torre di controllo. A seguito dell’immediato intervento del personale della Polizia di Frontiera, i terroristi esplodevano dei finti colpi d’arma da fuoco che simulavano il lieve ferimento di un agente. Subito dopo due di loro fuggivano dall’aereo, asserragliandosi all’interno di una adiacente palazzina.

Il Dirigente l’Ufficio Polizia di Frontiera di Bologna attivava immediatamente il dispositivo previsto dal piano Leonardo da Vinci, adottando tutte le misure e procedure previste per il caso in questione. Pertanto venivano allertati gli organi competenti della locale Questura, Prefettura e Direzione Enac. Veniva quindi disposta l’immediata (fittizia) chiusura dell’aeroporto e l’evacuazione dell’intero scalo. La torre di controllo dello scalo aereo simulava quindi l’interruzione totale del traffico aereo, il tutto per permettere l’intervento delle forze dell’ordine nelle condizioni massime di sicurezza per eventuali passeggeri.

Sul posto venivano fatti intervenire personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del 118, per tutte le attività rimesse alla loro competenza dal richiamato Piano Leonardo da Vinci.

In particolare venivano attivate le Unità Operative Pronto Intervento (UOPI) appartenenti al Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna di Bologna, e le Aliquote Primo Intervento (API) dei Carabinieri. I due reparti specializzati, coordinandosi e adottando le tecniche e procedure anti terrorismo previste, riuscivano ad individuare i tre terroristi e procedere al loro arresto. Personale del 118, ripristinate le condizioni di sicurezza, interveniva sul ferito trasferendolo presso il Pronto Soccorso.

L’esercitazione ha evidenziato un ottimo coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti, oltre alla professionalità da parte delle UOPI e delle API nella predisposizione delle procedure mirate alla cattura dei terroristi.

(immagini d’archivio)

















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