Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, incontrerà domani i sindaci dei territori interessati dalla chiusura del viadotto Puleto sulla E45: la riunione è prevista alle 13 nella sede del Comune di Cesena e sono state invitate anche le associazioni d’impresa (industriali, artigiani, commercianti) e i sindacati.
La Regione e le comunità locali intendono fare il punto della situazione rispetto alle gravi ripercussioni sulla viabilità, la quotidianità dei cittadini e l’operatività dell’intero tessuto socio-economico dopo il sequestro preventivo dell’infrastruttura deciso dalla Procura di Arezzo, per rischio di un cedimento, e quindi il blocco della circolazione su di un ponte che collega Emilia-Romagna e Toscana, con grossissimi problemi per entrambe le regioni. Per non dire del rischio di dividere in due il traffico viario dell’intero Paese.
“Pieno rispetto per il lavoro e le decisioni della Magistratura- afferma il presidente Bonaccini-, che peraltro si è mossa in via preventiva rispetto a ipotesi i cui esiti, drammatici, vanno evidentemente scongiurati. Ora, però, bisogna agire immediatamente per fare fronte alle conseguenze e alle ricadute per i territori, per le famiglie e le imprese. Anas e ministero delle Infrastrutture devono attivarsi immediatamente per limitare i disagi, realizzando i necessari interventi di messa in sicurezza e per garantire una viabilità alternativa e comunque possibile e in sicurezza. Con sindaci, amministratori locali e parti sociali intendiamo definire subito ciò che serve, avanzare proposte concrete e chiedere un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture, a cui diamo ovviamente massima disponibilità e collaborazione”.
All’incontro saranno presenti i sindaci dei Comuni della Valle del Savio: Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto. L’invito è stato esteso al presidente dell’Anci Emilia-Romagna, Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, a Claudio De Lorenzo, responsabile coordinamento territoriale Nord-Est di Anas, e ai vertici regionali delle associazioni economiche e sindacali, oltre che a quelli provinciali.