Venerdì 18 gennaio proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Il sacro. L’esperienza simbolica del divino nelle tradizioni religiose ideato dal Centro Studi Religiosi. Marco Rizzi presenta la conferenza dal titolo Religione e politica. Esiti della secolarizzazione in età moderna e contemporanea.
Marco Rizzi insegna Letteratura cristiana antica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Collabora con il «Corriere della Sera», è segretario generale della Association Internationale d’Études Patristiques, fa parte del comitato direttivo della «Rivista di storia del cristianesimo» e del comitato di redazione di «Adamantius» e degli «Annali di Scienze religiose». Nel corso delle sue ricerche si è concentrato sulla tradizione alessandrina e sui modelli teologico-politici ed escatologici elaborati dagli autori cristiani tra tarda antichità e prima età moderna, arrivando a esplorare il rapporto tra potere politico e potere religioso anche in una prospettiva di lungo periodo. Ha curato L’anticristo (2 voll., Milano 2005-2012) e ha pubblicato: Cesare e Dio. Potere spirituale e potere secolare in Occidente (Bologna 2009); Anticristo. L’inizio della fine del mondo (Bologna 2015); La secolarizzazione debole. Violenza, religione, autorità (Bologna 2016).
Il sostantivo secolarizzazione e il verbo secolarizzare sono divenuti di uso comune negli anni a ridosso della pace di Vestfalia che nel 1648 pose fine alla Guerra dei trent’anni, l’ultimo e più sanguinoso conflitto a sfondo religioso nell’Europa divisa tra cattolici e protestanti. Nelle complesse trattative intavolate per giungere agli accordi del 1648, uno dei maggiori problemi riguardava il destino delle proprietà ecclesiastiche nei territori protestanti, espropriate dai principi lì regnanti. In quelle circostanze, si diede legittimità al cambiamento di proprietà nella forma giuridica della «secolarizzazione», ovvero del passaggio di un bene dal possesso ecclesiastico a quello civile. Gli effetti della pace di Vestfalia andarono oltre le innovazioni lessicali. La religione quale fattore di conflitto politico-militare venne neutralizzata, si iniziarono a considerare i diritti delle minoranze, gli Stati firmatari acquisirono piena autonomia.
A partire da questo precedente, il termine «secolarizzazione» è entrato nel vocabolario della sociologia con Max Weber ai primi del Novecento. Egli lo utilizza per indicare il progressivo abbandono da parte dell’uomo delle spiegazioni magico-religiose della realtà a favore di una visione basata su di una particolare forma di razionalità. Si vengono elaborando culture e istituzioni politico-sociali sempre più autonome dalla religione. L’uso del vocabolo da parte di Weber voleva essere rigorosamente avalutativo, privo cioè di connotazioni positive o negative, e si basava su di una ricostruzione storica che coglieva nella Riforma protestante il momento decisivo per l’avvio di questo processo. Dopo Weber, l’attenzione degli studiosi si concentra soprattutto sulle implicazioni politiche della secolarizzazione e sulla ritirata del religioso dal contesto pubblico – spiega Rizzi – e si ritiene inevitabile il processo di marginalizzazione dei fattori religiosi nella realtà civile, sia nei suoi aspetti politici, sia in quelli che riguardano gli stili di vita individuali e collettivi. Non viene esclusa la persistenza delle fedi e la possibilità di aderire alle chiese storiche o ad altre forme di organizzazione dell’esperienza religiosa; tuttavia se ne ipotizza la riduzione alla dimensione privata dell’esperienza personale. Così si completa il processo di dissociazione delle strutture politiche, sociali e culturali da quelle religiose, avviatosi nell’Europa occidentale nel corso del XVI secolo.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.