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Reggio Emilia, omaggio alle 260 vittime del bombardamento del gennaio 1944

In ricordo delle vittime civili reggiane della guerra, e delle oltre 260 persone uccise dalle bombe del gennaio 1944. Nella mattina di martedì 8 gennaio, una classe dello Scaruffi, una delegazione della sezione reggiana dell’Associazione vittime civili di guerra e Istoreco sono state protagoniste di un’iniziativa dedicata alla memoria del bombardamento alleato del 7 e 8 gennaio 1944, il più pesante attacco alla nostra città negli anni della seconda guerra mondiale. Le due incursioni anglo-americani scaricarono centinaia di bombe e provocarono la morte di più di 260 persone e la devastazione del quartiere di Santa Croce, la zona industriale cittadina; l’area era l’obiettivo principale per la presenza delle Reggiane, azienda importantissima per la produzione bellica italiana.

La classe 5° F dell’istituto Scaruffi, coordinata dalla professoressa Manuela Zinani, ha approfondito quella vicenda. Dalle 10 il ricercatore storico Amos Conti di Istoreco ha incontrato gli alunni nella loro scuola, non lontano dalla zona dei bombardamenti. A seguire, assieme ad Adriano Landini dell’Associazione vittime civili di guerra, hanno effettuato una visita guidata sui luoghi delle incursioni, fra il loro istituto e la stazione. L’ultima tappa era al Parco Santa Maria, il parco del “popol giust”, dove si trova il monumento dedicato alle vittime civili reggiane, un cubo che ospita la lamiera di una bomba originale e l’elenco di tutti i morti. Lì, l’ultimo omaggio, con la deposizione di una corona di fiori messa dall’associazione. Un doveroso tributo a una tragedia dimenticata, in un luogo centrale, attraversato ma poco frequentato, come confermato dalla poca cura del monumento.

















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