Sfalcio della vegetazione sulle rive, consolidamento delle sponde anche con palafitte di legno e collocazione di tavolame, riparazione o sostituzione dei manufatti idraulici danneggiati, ripristini delle sezioni idrauliche. Sono i lavori previsti nell’intervento per la manutenzione della rete di 250 chilometri di cavi e canali di scolo a cielo aperto del territorio del Comune di Modena approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
L’intervento, per un investimento complessivo di 200 mila euro, inizierà la prossima primavera, una volta espletate le procedure di gara, e riguarderà anche i principali manufatti idraulici come paratoie e ventilabri. Sono finanziati, inoltre, eventuali interventi urgenti con carattere di straordinarietà per il ripristino delle sponde dei canali, attivabili in poche ore e per i quali l’impresa dovrà garantire un servizio di reperibilità attivo h24.
I lavori, in conformità alle prescrizioni della Regione Emilia-Romagna, fanno parte degli interventi di prevenzione per garantire la sicurezza idraulica del territorio.
I canali che fanno parte della rete di 250 chilometri sono 66: si va dal Canalazzo di Freto al Canale di Marzaglia, dal Cavo Argine al Cavo Diversivo e al Minutara, da Fossa Bernarda a Fossetta Via Nuova, da Ramo Paduli a Rio delle Quaglie, fino a Scolo Acquara e Zappellaccio.
I ventilabri interessati dagli interventi sono 14: alcuni nella zona di Ponte Alto, altri alla Fossalta sul Tiepido, sul Cavo Minutara e sul Cavo Carrobbio ai Tre Olmi. Le principali paratoie sono sette: sul canalazzo di Freto (canale dei Montanari), in via Morane (una vicino al sottopasso, l’altra all’altezza del passaggio a livello), sul cavo Archirola (alla confluenza con il Diversivo Martignana), in via Saragozza (all’incrocio con via Caduti in Guerra, nei pressi dell’edificio dell’ex Questura), in corso Canalgrande (all’altezza di via Fonteraso) e in via Nonantolana, all’angolo con via Cavo Argine.