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Colorifici Ceramici: i numeri del 2018

Dopo un 2017 brillante, il settore fa registrare nel complesso un 2018 ancora con segno positivo sia in Italia, sia in Europa.
Si stima che il mercato italiano nel 2018 sia cresciuto di circa il 2,7% a valore rispetto il 2017 con un aumento più importante soprattutto per quanto riguarda gli inchiostri ceramici. Anche il mercato europeo è in linea con questi valori e cresce di circa il 2%.

In Italia, la domanda è stata ancora trainata dagli incentivi e dal super-ammortamento che hanno portato benefici nel settore cliente delle ceramiche, con ricadute positive anche sulla domanda di smalti e coloranti. A livello nazionale la crescita è da ricercare nei notevoli investimenti in innovazione tecnologica effettuati da parte del settore della ceramica.
Nella seconda metà anno si è verificato un rallentamento dell’attività dell’industria ceramica – e di conseguenza anche della domanda rivolta al settore – con lunghi fermi produttivi e destoccaggio ad agosto.
A livello mondiale è, invece, apparso in particolare sofferenza il mercato cinese con cali a doppia cifra che è in controtendenza rispetto ad altri mercati dell’Asia. In particolare alcuni Paesi, tra cui principalmente Vietnam, India, Malesia hanno visto crescite sensibili. Se non si considera la Cina, il mercato asiatico è cresciuto di oltre 5 punti percentuali, sempre trainato dagli inchiostri ceramici.
Tra i mercati che hanno avuto performance negative si segnala quello americano che, seppur con un segno negativo meno importante di quello del mercato cinese, ha visto un calo di oltre il 2%.
Così come nel 2017, l’anno si è caratterizzato per il forte aumento dei costi delle materie prime, con situazioni anche di difficile reperibilità e con l’impossibilità di recuperare a valle tali incrementi.
Si sottolinea che l’utilizzo della ceramica a livello mondiale è andato aumentando anche grazie alle nuove tecnologie oggi disponibili a livello sia di materia sia di impianti che permettono di ottenere prodotti sempre più performanti e con caratteristiche in termini di formati molto innovativi che hanno permesso utilizzi nuovi e quindi nuovi sbocchi molto interessanti per la ceramica.
Le dimensioni del manufatto ceramico sono passate in 5 anni dal classico 30x30cm fino a dimensioni molto più importanti (300x150cm). Tale innovazione ha completamente rivoluzionato l’ambito decorativo, in quanto il prodotto finito si pone in diretta concorrenza con le lastre di marmo e di granito naturale.

“Oggi i designer e gli architetti – dichiara Claudio Casolari, Presidente di Ceramicolor – prendono in considerazione la ceramica per il livello estetico e tecnico che si è raggiunto: abbinando le grandi lastre al mondo dell’architettura i risultati ottenuti sono particolarmente apprezzati. Questo cambio di passo agevolerà sicuramente lo sviluppo di nuove colorazioni e nuovi sistemi d’applicazione che favoriranno i sempre più complessi processi di abbellimento della lastra ceramica industriale”.

















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