Per la sesta volta Modena scende in campo in nome della solidarietà. È tutto pronto per la sesta edizione della Partita della Stella, che si svolge lunedì 10 dicembre a partire dalle 20 al PalaPanini. Un appuntamento importante per la città che anche quest’anno prevede un torneo benefico di calcetto con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico di Betlemme e l’orfanotrofio Hogar Ninos Dios.
L’iniziativa è stata presentata venerdì 7 dicembre all’Acetaia del Duca dagli assessori Giulio Guerzoni (Sport) e Ludovica Carla Ferrari (Promozione della città e Turismo) con Stefano Prampolini di “Un ponte verso Betlemme” e Pier Luigi Senatore di “Rock no war” Erano presenti anche Mariangela Grosoli e alcuni campioni e artisti che parteciperanno alla Partita.
La sera di lunedì 10 al PalaPanini ci saranno l’allenatore del Bologna Filippo Inzaghi, quello di Azimut Leo Shoes Julio Velasco e, ancora, l’attaccante del Sassuolo Kevin Prince Boateng e il campione olimpico Stefano Baldini, le glorie del volley Sartoretti e Cantagalli e diversi giocatori del Modena calcio. Certi il bomber Ferrario e l’allenatore Apolloni. Ha confermato la sua presenza anche Beppe Carletti dei Nomadi con Paolo Mengoli e Andrea Mingardi. Presenti giocatori del Parma Calcio e la velocista della Nazionale italiana di atletica Raphaela Lukudo. Sono alcuni dei campioni di sport e musica che il prossimo 10 dicembre si ritroveranno a Modena per questa grande festa di sport e solidarietà.
Come sempre l’obiettivo della serata è quello di raccogliere fondi per il Caritas Baby Hospital di Betlemme, unico ospedale pediatrico della Cisgiordania, che ogni giorno dal 1952 offre cure mediche e assistenza a tutti i bambini, prime vittime delle conseguenze del conflitto israelo – palestinese. Oltre all’ospedale pediatrico anche quest’anno i fondi verranno devoluti anche all’Hogar Ninos Dios, casa di accoglienza per bimbi disabili fisici e mentali gestito dalle suore dell’ordine del Verbo Incarnato, che si occupano di questi ragazzi, abbandonati dalle loro famiglie. Anche l’Hogar vive di Provvidenza e non ha alcun aiuto pubblico.
Confermata la formula degli scorsi anni. I partecipanti alla Partita della Stella verranno divisi in quattro squadre: “Amici del Bovo-Nessun1escluso”, “Modena Volley”, “Modena Fc” e “Rock No War”. Diversi ospiti comunicheranno la loro presenza a ridosso dell’evento quindi si attendono sorprese.
La Partita della Stella è promossa da Comune di Modena, Un ponte verso Betlemme e Rock No War, con patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Figc (Federazione italiana gioco calcio), dell’Aic (Associazione italiana calciatori), dell’Aia (Associazione italiana arbitri), dell’Aiac (Associazione italiana allenatori di calcio), del Coni e degli enti di promozione sportiva Uisp, Csi e Aics.
Fondamentale il sostegno degli sponsor che continuano a credere in questo progetto: Piacere Modena, Conad, Aceto Balsamico del Duca, Bper Banca, Gep Informatica, Domus Assistenza, Caseificio 4 Madonne, Gruppo Assimoco, Galvani, Confcooperative Modena, Modena Volley e Decathlon. Tante anche le “new entry”: Immergas, Tironi, Emiliana Serbatoi, Usco, Just Work, Bulloneria Emiliana, Safim, Coop Insieme Benefit.
Per informazioni aggiornate si può consultare il sito www.rocknowar.it oppure cliccare mi piace sulla pagina Facebook “Un ponte verso Betlemme”.
Donazioni si possono fare sul c/c 5775: Rock No War – Un ponte verso Betlemme, Banca Interprovinciale, Formigine – IBAN IT82G0339566780CC0020005775.
Come si svolge il torneo benefico
La sera di lunedì 10 dicembre per la Partita della Stella al Palasport di Modena si disputeranno due semifinali e due finali, dirette da arbitri della serie A di calcio a 5. Tutte le partite si svolgono in due tempi da 7 minuti che, in caso di parità, si risolveranno ai calci di rigore. Ai vincitori “gloria”, divertimento e la soddisfazione di aver partecipato. Per tutti quelli che scendono in campo o in panchina prodotti tipici come Aceto balsamico di Modena, Parmigiano Reggiano e Lambrusco.
A chi farà offerte per l’ospedale dei bambini e l’orfanotrofio di Betlemme sarà donato un buono spesa Conad.
Le quattro squadre “Amici del Bovo-Nessun1escluso”, “Modena Volley”, “Modena Fc” e “Rock No War” saranno capitanate dai campioni in attività, distribuiti per sorteggio per creare un equilibrio agonistico che favorisca lo spettacolo sul campo.
A condurre la serata saranno Pierluigi Senatore di Radio Bruno e Alessandro Iori di Trc’, impegnati con tutti i partecipanti in un’iniziativa che vuole divertire e coinvolgere tante persone per aiutare il Caritas Baby Hospital e l’Hogar Nino Dios, ospedale e orfanotrofio di Betlemme vicino al muro che la separa da Gerusalemme.
Organizzata dal Comune di Modena con “Rock No War” e “Un ponte verso Betlemme”, la Partita della Stella ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Figc (Federazione italiana gioco calcio), dell’Aic (Associazione italiana calciatori), dell’Aia (Associazione italiana arbitri), del Coni e degli enti di promozione sportiva Uisp, Csi e Aics. Tanti gli sponsor, fondamentali per la riuscita del progetto: Piacere Modena, Conad, Aceto Balsamico del Duca, Bper Banca, Gep Informatica, Domus Assistenza, Caseificio 4 Madonne, Gruppo Assimoco, Galvani, Confcooperative Modena, Modena Volley e Decathlon. Tante anche le “new entry”: Immergas, Tironi, Emiliana Serbatoi, Usco, Just Work, Bulloneria Emiliana, Safim, Coop Insieme Benefit.
Caritas Baby Hostpital e Hogar Nino Dios
Modena, con “Un ponte verso Betlemme, è stata molto attiva in questi anni, con iniziative che hanno raccolto complessivamente circa 162 mila euro per il Caritas Baby Hospital e, dal 2017, anche per Hogar Nino Dios di Betlemme, destinatari anche delle offerte alla “Partita della Stella 2018” del 10 dicembre al Pala Panini.
Il Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unico ospedale pediatrico di Cisgiordania. Ci lavorano 228 persone di diversi credo (musulmane e cristiane) che accolgono e curano bambini senza distinzioni di razza né di religione.
L’ospedale, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, frequenti a causa di matrimoni fra primi cugini. Dal 1952 questo luogo, a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà.
L’ospedale, che vive di donazioni e non riceve alcun contributo pubblico, oggi conta due reparti pediatrici, uno per neonati e prematuri predisposto per cure intensive, un asilo infantile, un ambulatorio ecografico, una scuola per infermiere e una per le madri che usufruiscono anche di piccoli alloggi per poter stare accanto ai loro figli. Dall’8 ottobre 2014 c’è anche una sala giochi, grazie a un progetto che l’anno scorso si è concretizzato, con l’inaugurazione della struttura realizzata interamente grazie alle offerte provenienti dall’Italia e da Modena.
Dal 2017 l’associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare parte dei fondi raccolti anche all’orfanotrofio Hogar Nino Dios a pochi chilometri di distanza dal Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita dalle Suore del Verbo Incarnato, vive di Provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Al momento sono 33 le persone, anche con disabilità molto gravi, accudite da cinque suore. Una realtà che la delegazione modenese ha visitato lo scorso ottobre e ha deciso di aiutare. Nella Casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso riabilitativo. In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri spesso non sanno far fronte alle disabilità dei figli per mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti.