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Una serata del Cai sulla salita di 16 cime delle Ande. L’appuntamento il 6 dicembre al Circolo Pigal

Sarà l’andinismo il protagonista della serata organizzata il 6 dicembre dalla Sezione reggiana del Cai al Circolo Arci Pigal. “Los Picos 6500. Un viaggio tra Argentina, Cile, Bolivia e Perù”: questo il titolo della serata, presentata dai fratelli Silvestro e Tomas Franchini, guide alpine di Madonna di Campiglio. I due fortissimi alpinisti trentini presenteranno la loro ultima eccezionale impresa, che segna un ulteriore traguardo nell’andinismo: la salita delle 16 più importanti cime delle Ande, tutte sopra i 6500 metri. Tra le cime salite ricordiamo l’Aconcagua (6965 m), la cima più alta delle Ande, il Huascaran e il Yerupaja, queste ultime due veri “mostri sacri” dell’alpinismo mondiale.

L’appuntamento con i fratelli Franchini è alle 21:00 al Circolo Pigal, in via Petrella 2 a Reggio Emilia, zona Mapei Stadium “Citta del Tricolore”, con ingresso libero.

Silvestro e Tomas Franchini, che hanno al loro attivo impegnative salite anche sulle Alpi e in Asia, “rappresentano – scrive Planet Mountain – il volto nuovo dell’alpinismo trentino, fatto di tanta passione, ma anche della consapevolezza di avere un ruolo non ricercato per l’apparire, ma per essere. L’umiltà con la quale vivono il loro alpinismo è un raro esempio, non facile da trovare nei giovani abituati ad avere tutto e subito”. Tomas e Silvestro Franchini sono stati premiati dalla Sosat con il prestigioso Chiodo d’Oro 2016, quali “alpinisti giovani, con l’augurio di mantenere intatta la loro freschezza ed i loro ideali”.

Nel corso della serata attraverso immagini e filmati Silvestro e Tomas Franchini racconteranno il perché si sono imbarcati in questo viaggio e l’insegnamento che hanno ricevuto da ognuna delle 16 montagne più alte delle Ande.

La parola ai Fratelli Franchini: “Il nostro primo viaggio in Patagonia ci ha dato l’input per iniziare a viaggiare: dal 2012 siamo ci siamo stati tre volte per poi esplorare le montagne di India, Cina, Marocco e sud America.Nei nostri – dichiara Silvestro – viaggi non è importante solo la scalata ma il contatto con culture ed usanze diverse. Dopo molti preparativi il 2018 è stato l’anno della nostra grande cavalcata attraverso le Ande la più lunga catena montuosa del mondo”.

 

















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