“Il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli. Per questo bisogna ricordare ciò che è stato e continuare a tramandare memoria”. Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, citando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Consiglio comunale di giovedì 29 novembre, a 80 anni dalle leggi razziali del 1938 e dal gesto estremo di Angelo Fortunato Formiggini, che per protesta si tolse la vita gettandosi dalla Ghirlandina. Vicino a dove cadde, nel luogo che lui stesso volle fosse ricordato come “Al tvajol ed Furmajn”, è stata scoperta la targa viaria che indica largo Formiggini, come richiesto dal Consiglio comunale con un ordine del giorno approvato all’unanimità.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco e la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, il prefetto Maria Patrizia Paba, la presidente della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia Tiziana Ferrari con altri rappresentanti, autorità civili e militari, famigliari discendenti (Claudio e Franca Formiggini), consiglieri comunali, cittadini, ragazzi delle scuole.
Significativa dell’urgenza di tenere vivo anche con i più giovani il ricordo di quelle infamie riscattate, ha detto Muzzarelli, dalla lotta di Liberazione, è stata la presenza in Consiglio con gli insegnanti, di ragazzi e ragazze delle Scuole medie Ferraris, con musica e letture. Dopo che gli studenti della “Officina della storia” hanno inaugurato una loro mostra su Formiggini in Sala dei Passi perduti (dove è visitabile fino al 5 dicembre), i loro compagni dell’Ensemble Musicantiere hanno suonato brani dalla tradizione ebraica e klezmer, mentre quelli del “Cantiere di lettura” con l’attore Simone Maretti hanno letto scritti di Formiggini.
“Lanciandosi dalla Ghirlandina, il 29 novembre di 80 anni fa, Angelo Fortunato Formiggini chiese a una comunità intera di non restare in silenzio – ha detto Francesca Maletti aprendo il momento del ricordo in Consiglio -. Lui che era il ‘Filosofo del Ridere’ non trovò altro modo che morire, per salvarsi sì dalla tragedia che sarebbe toccata di lì a poco al popolo ebreo, ma soprattutto per scuotere le coscienze dei suoi concittadini. Questo Consiglio – approvando tre importanti ordini del giorno che ci hanno portato a condannare ogni forma di razzismo, a dedicare uno spazio pubblico a Formiggini e all’installazione di pietre d’inciampo – questa stessa giornata, sono la nostra risposta all’uomo di cultura e al cittadino Formiggini: sono il nostro grazie e la nostra promessa di un impegno costante e vigile per la democrazia e i diritti di ognuno”.
Nel suo intervento, il sindaco ha ribadito che: “Quello del razzismo e del suprematismo è un virus che si diffonde in fretta, e altrettanto in fretta va debellato, ricordando in modo vivo, con linguaggi diversi capaci di coinvolgere, perché non si alimentino quei comportamenti e opinioni che sono stati preludio dei tragici avvenimenti del secolo scorso. Oggi, tutti insieme – ha proseguito Muzzarelli – ricordiamo l’orrore delle leggi razziali, le loro vittime e Formiggini, italiano, modenese ed ebreo. E il nostro è un ricordo e insieme un impegno politico e morale a difesa e sostegno della uguale dignità di tutte le donne e di tutti gli uomini, e di un’Italia e un’Europa libere, democratiche e in pace”.
Le iniziative, a cura del Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune, raccolte sotto il titolo “Una storia sbagliata. 80 anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali fasciste e dal drammatico no di Angelo Fortunato Formiggini”, proseguono nei prossimi giorni e anche a inizio 2019.
Il programma completo è sul sito internet (www.comune.modena.it/formiggini).