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Un patto di amicizia con Nardò

Un patto di amicizia tra la città di Sassuolo e la città di Nardò. Con la delibera numero 139 del 26 luglio, in pubblicazione all’Albo Pretorio, la Giunta propone al Consiglio Comunale di deliberare in merito al patto di amicizia con Nardò, città dalla quale proviene una nutrita schiera di residenti a Sassuolo.

“Tra gli anni settanta e ottanta – si legge nel patto di amicizia – la nostra zona ha visto un incremento delle attività economiche e commerciali sul proprio territorio, tra le quali spicca l’industria ceramica; la disponibilità di posti di lavoro ha richiamato sul suo territorio in quegli anni migliaia di persone, la maggior parte delle quali provenienti dai Comuni del Sud Italia, in particolare cittadini neretini”.

La comunità dei cittadini neretini che si è stabilita sul territorio sassolese e nel distretto ceramico ha contribuito a far conoscere la propria cultura e tradizione garantendo una migliore integrazione nel tessuto sociale.

“Preso atto che nel Comune di Sassuolo e nell’hinterland del Distretto Ceramico – prosegue il patto di amicizia – risiede una delle più numerose comunità di emigranti neretini, un “paese nel paese” che dagli anni sessanta ad oggi ha saputo integrarsi perfettamente nel tessuto sociale, produttivo e culturale; tanto premesso e considerato si dichiara che i Comuni di Sassuolo e Nardò, al fine di sviluppare rapporti di cooperazione e gli scambi fra le due Città, promuovere la reciproca amicizia, instaurare un rapporto di collaborazione a lungo termine, concordano di instaurare un Patto di Amicizia che consentirà alle due comunità di: intensificare i rapporti di collaborazione, gli scambi culturali e gli accordi tra le realtà produttive più importanti dei due centri; porre in essere fra loro ogni opportuna forma di collaborazione e compartecipazione, allo scopo di ottimizzare i rapporti esistenti e di creare e sviluppare tutte le condizioni per la migliore tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, quale straordinaria risorsa per lo sviluppo sociale ed economico delle rispettive comunità; fornire alle due comunità e soprattutto ai giovani, la possibilità di confrontarsi affinchè gli stessi possano ampliare i propri orizzonti culturali e rapportarsi con differenti realtà sociali; confrontare le diverse problematiche economiche e turistiche ricercando forme di interazione scambio e sviluppo; creare e promuovere iniziative di valorizzazione dei rispettivi territori quali ad esempio: partecipazione alle feste popolari, seminario su dialetto/dialetti; verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto di Amicizia promuovendo anche scambi e contatti fra le rispettive scuole, società sportive, ricreative e culturali ed associazioni economiche”.

 

















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