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I carabinieri pongono fine alle persecuzioni subite da una giovane donna

Tentata rapina aggravata, lesioni, atti persecutori e incendio doloso sono i reati che un giovane di Vetto ha commesso nei confronti dell’ex compagna. Una serie di vessazioni, che hanno avuto inizio lo scorso maggio, quando la vittima, una donna di Casina, ha fatto presente al compagno di voler interrompere la loro relazione. Gravi e numerosi le violenze subite.

Gli accertamenti dei Carabinieri hanno dimostrato come la giovane sia stata vittima di lesioni, di atti persecutori, di offese e minacce di ogni genere, anche attraverso gli ormai consueti mezzi di messaggistica (WhatssApp), sino a subire la rapina del proprio telefono cellulare che il suo ex compagno le aveva sottratto al fine di verificare eventuali sue nuove relazioni sentimentali. Non solo. Talmente era il rancore che l’uomo aveva maturato in se, che lo scorso 21 luglio aveva addirittura dato fuoco all’autovettura di un’altra persona perché sospettato di essere il nuovo compagno della sua ex.

Tutti questi elementi sono stati raccolti dai Carabinieri della Stazione di Casina e posti all’attenzione della Procura della Repubblica reggiana. Elementi così evidenti che hanno indotto il Pubblico Ministero a richiedere immediatamente un provvedimento cautelare a carico del giovane di Vetto. Ieri, confermando le ipotesi investigative, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia ha emesso un’Ordinanza di Applicazione di Misura Coercitiva, consistente nell’Obbligo di Dimora nel comune di Vetto e nel Divieto di Avvicinamento alla donna, a cui i militari del comune montano, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti, hanno dato esecuzione questa mattina, ponendo così fine alle persecuzioni subite dalla donna.

















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