La figura di Matilde di Canossa tra verità storica e leggende tramandate nei secoli. E’ questo il della “Settimana Matildica” in programma da venerdì 20 luglio, per proseguire fino a domenica 29 luglio.
Al centro della manifestazione spicca, come sempre, la figura della contessa Matilde di Canossa e la potente abbazia benedettina di Frassinoro da lei fondata nel 1071, ricordata con rievocazioni storiche in costume, animazioni medievali, gli spettacoli e incontri culturali, senza trascurare la gastronomia e i prodotti tipici della montagna.
La manifestazione, arrivata alla 19ª edizione, è promossa dal Comune di Frassinoro, la parrocchia di Frassinoro, associazioni locali, il consorzio Valli del Cimone con il patrocinio della Regione. Il programma è disponibile anche nel sito www.comune.frassinoro.mo.it.
La Settimana Matildica non è solo a Frassinoro, nel suggestivo borgo di Casa Giannasi, ma anche a Sassatella, Fontanaluccia e Rovolo, parti di quelle Terre della Badia benedettina al centro dei vasti domini tra Toscana e pianura padana.
Il via è in programma venerdì 20 luglio alle 20.30 al Castello della Badia con l’inaugurazione della mostra di abiti femminili al tempo di Matilde; a seguire il concerto del gruppo milanese Alei Shirà.
Il giorno seguente (anche domenica 22 e il fine settimana del 28 e 29 luglio) dalle 15 alle 24 le vie del paese tornano al Medioevo con il mercato degli antichi mestieri, i laboratori della carta e dell’argilla, l’accampamento militare, gli spettacoli itineranti.
Alle 17.30 l’inaugurazione ufficiale della Settimana Matildica alla presenza delle autorità e del presidente dell’Azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna Davide Cassani.
«Questa edizione – sottolinea il sindaco di Frassinoro Elio Pierazzi – offre una riflessione già attuale nel Medioevo: la veridicità dell’informazione. La diffusione delle notizie era veicolata dalla tradizione orale, dai comunicati ufficiali o dai testi detti storici. Distinguere il vero dal falso è sempre stata una preoccupazione degli uomini, ma le interpretazioni religiose, politiche o socioculturali proposte in ogni epoca, senza dubbio hanno certamente confuso».
La Settimana Matildica si conclude domenica 29 luglio, alle 21, con la rievocazione storica e il corteo da Casa Giannasi al Castello della Badia in ricordo del passaggio a Frassinoro della Gran Contessa che il 9 giugno 1099, dopo avere posato la prima pietra della costruzione del Duomo di Modena, fece ritorno nelle sue terre lucchesi.
IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI CULTURALI: LA FIGURA DI MATILDE TRA VERITÀ STORICA E LEGGENDE
Nel programma della 19^ edizione della “Settimana Matildica” di Frassinoro ampio spazio viene dedicato agli appuntamenti culturali che si svolgono nel castello della badia di Frassinoro.
Il tema di quest’anno è dedicato all’analisi della verità storica tramandata dall’epoca della contessa.
Sabato 21, nel giardino di via Roma (dove si svolgono tutti gli appuntamenti), alle ore 21, è in programma una conversazione con Rossella Rinaldi, storica del Medioevo dell’Archivio di Stato di Bologna sul tema della verità nel Medioevo, a cura dell’associazione Matildica internazionale.
Domenica 22 luglio, alle 16.30, la seconda conversazione è con Adelaide Ricci e Paolo Galloni, medievisti dell’Università di Pavia su “Narrare di Artù: dal racconto alla porta della Pescheria”; un’analisi storica a partire dalla scena raffigurata sull’archivolto della porta nord del Duomo di Modena. Modera l’incontro Paolo Tinti, docente dell’Università di Bologna.
Domenica 22, alle 19, è il tema sarà la creazione della memoria collettiva a cura del giornalista Gabriele Sorrentino, dell’associazione Pop History.
Gli appuntamenti continuano mercoledì 25 luglio, alle 20,30, con l’inaugurazione della mostra al castello di cartoline, fotografie lettere e scritti del ‘900 della valle del Dragone.
Sabato 28 luglio alle 17.30 è prevista la conversazione con Ilaria Sabbatini sui luoghi della tradizione matildica, mentre alle 21, in via Ducale, è in programma lo spettacolo storico interattivo dedicato alla figura di Donizone, il monaco accusato di falsità nei confronti di Matilde; con il coordinamento di Paolo Golinelli, professore di Storia medievale all’Università di Verona, partecipano Luciano Ruggi, Danilo Morini assessore del Comune di Quattro Castella, Clementina Santi, assessore del Comune di Canossa, Roland Rölker e Ilaria Sabbatini.