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Cpr Modena, i sindacati di polizia hanno incontrato il sindaco

L’apertura di un Cpr a Modena non può prescindere dai presupposti che ne garantiscano le condizioni di sicurezza interne, la possibilità di effettuare controlli anche da parte delle istituzioni locali e l’assoluta, prioritaria necessità di non distogliere forze di polizia dai compiti di sicurezza in città, ma anzi di potenziarle.

Sono i punti fermi, già indirizzati dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli a questo e al precedente Ministro dell’Interno e condivisi dal primo cittadino anche con le rappresentanze dei sindacati di Polizia che Muzzarelli ha incontrato in Municipio nella tarda mattinata di martedì 19 giugno. Hanno partecipato i rappresentanti di Siulp e Silp Cgil, mentre non era presente il Sap che pur in un primo momento aveva condiviso l’esigenza di un incontro con il primo cittadino sul tema del Centro rimpatri.

I rappresentanti dei sindacati locali di Polizia intervenuti sono concordi nel ritenere che tale riflessione non possa prescindere dall’analisi accurata dell’esperienza condotta durante la gestione passata del Cie e a questo proposito hanno consegnato un corposo dossier al sindaco.

Hanno ribadito con forza che se a Modena dovrà nascere un Cpr, per essere funzionale e non distogliere forze, già numericamente sottodimensionate, al territorio, tale struttura dovrà essere autonoma in termini di risorse e di personale. “Impossibile – hanno sottolineato – gestire il Centro senza l’arrivo in città di nuove forze di polizia per i compiti di vigilanza (da affidare in particolare a reparti “inquadrati” di specialisti), gestione delle pratiche, accompagnamenti ed espulsioni.

Funzioni che inoltre richiedono la formazione propria della Polizia di Stato, e che per motivi di competenza giuridica neppure possono essere assolte dai militari il cui utilizzo si limiterebbe quindi alla sorveglianza esterna. Oltre al personale dedicato, nella struttura dovrà essere garantita la presenza costante di un ufficiale di Polizia giudiziaria preposto al coordinamento”.

Sindaco e sindacati di Polizia condividono, anche nei termini numerici pari a 120 nuove unità, la richiesta di personale di Forze dell’Ordine avanzata dalla Questura di Modena attraverso la Prefettura per garantire lo svolgimento dei compiti di sicurezza.

Infine, anche secondo il sindaco, l’apertura del Cpr comporterebbe alla Questura di Modena compiti straordinari che dovrebbero trovare significativo riconoscimento da parte del Ministero dell’Interno, una questione sulla quale Muzzarelli si confronterà anche con il Prefetto.

















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