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Ancora case vacanza “fantasma” affittate. Scoperto maxi raggiro dai carabinieri di Vezzano sul Crostolo

Grazie a un noto sito di annunci affittava via internet per l’imminente estate appartamenti e case indipendenti nelle più belle località balneari della riviera romagnola e marchigiane. Una volta ricevuta la caparra, oscillante tra i 300 e i 400 euro, il locatario non dava più notizie di se sparendo nel nulla. Quando i diretti interessati, come nel caso di una donna reggiana, si recava all’indirizzo della casa che credeva aver preso in affitto constatava la presenza di un condominio regolarmente abitato da persone ignare dell’accaduto materializzavano che la casa per le vacanze era solo sulla foto del sito di annunci. In questo modo un truffatore romano ha raggirato decine di cittadini, da tutte le parti d’Italia, monetizzando svariate migliaia di euro come accertato dai carabinieri di Vezzano sul Crostolo, che hanno condotto le indagini.

Con l’accusa di truffa continuata i militari hanno denunciato alla Procura di Reggio un 50enne pregiudicato di Roma. Tra le vittima del raggiro anche un’insegnate reggiana. La tecnica usata era sempre la stessa: un annuncio trappola con importi per affitti di case al mare nelle più belle località della riviera romagnola nel periodo estivo a prezzi convenienti: nel caso in specie 1.800 euro per un mese in un’abitazione con 7 posti letto. Ideale per le vacanze che l’insegnate aveva programmato con le sue amiche motivo per cui dopo la trattativa avviata via mail la vittima versava la caparra ammontante a 360 euro. Versato il dovuto e non ricevendo più notizie la donna si recava all’indirizzo della località dove aveva preso in affitto la casa, scoprendo il raggiro. Gli abitanti del condominio, risultati completamente estranei alla vicenda, la informavano che nessun appartamento a quell’indirizzo era in locazione. Avendo materializzato di essere rimasta vittima di una truffa, la donna si rivolgeva ai carabinieri di Vezzano sul Crostolo che grazie ad indagini telematiche sono risaliti all’odierno indagato scoprendo che la truffa all’insegnante non era l’unica portata a compimento. L’analisi dell’estratto conto della carta prepagata dell’uomo ha rivelato una serie innumerevole di versamenti di caparre che hanno portato la carta della truffatore ad avere avuto un saldo di svariate migliaia di euro. Per i truffati, nel peggiore dei casi, l’amarezza di non aver potuto fare le ferie e la speranza, grazie alle risultanze investigative dei Carabinieri, di poter ottenere in sede processuale il giusto risarcimento. Per il truffatore invece la consapevolezza di vedere i carabinieri aver rivolto nei suoi confronti le dovute attenzioni investigative essendo intenzione dei militari ricostruire l’intero giro truffaldino del 50enne romano.

















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