Dopo gli appuntamenti fieristici di Revestir (Brasile), Batimat (Russia) e Coverings (USA), conclusi con successo tra marzo e maggio 2018, la tecnologia ceramica made in Italy riparte alla volta di Ceramics China, la principale fiera dell’area asiatica che si svolgerà a Guangzhou dal 30 maggio al 2 giugno.
Presso il Canton Fair Complex le aziende sono pronte a presentare il top dell’innovazione: soluzioni all’avanguardia per rendere i processi produttivi più flessibili ed efficienti, economici e integrati, orientati ai modelli delle smart factory.
Compatta la partecipazione delle imprese italiane (il gruppo più numeroso tra gli espositori esteri), parte delle quali ospitate all’interno della collettiva organizzata da Acimac. Su un’area di oltre 1.000 mq, saranno presenti aziende della portata di Air Power, BMR, Cielle, CMF, Fraccaroli&Balzan, Gape Due, Leik, Manfredini&Schianchi, Martinelli Ema-Cer, Mectiles Italia, Poppi Clementino, Sacmi, SITI B&T, Smac, Solar Turbines e Tekmak.
Presso lo stand istituzionale Acimac (Hall 3.1), sarà inoltre in distribuzione il numero speciale in lingua cinese della rivista Ceramic World Review che dedica ampio spazio alle nuove tecnologie per i grandi formati, tema sotto i riflettori in questa edizione di Ceramics China.
Tra le novità più rilevanti della manifestazione, la mostra “Ceramic Age@Ceramic China”, coordinata da Acimac e CCPITBM, (organizzatore della manifestazione) e curata dallo studio di architettura Azzolini-Tinuper (Milano), un’esposizione di 400 mq dove saranno protagoniste assolute le grandi lastre realizzate con la tecnologia più spinta made in Italy. A proporre le loro opere saranno Sacmi, Colorobbia, Esmalglass Itaca, Stylgraph, Tecnoferrari e Tecnografica. La mostra ospiterà anche uno spaccato sulle ultime tendenze materiche ed estetiche per l’industria ceramica dove il ruolo del colore diventa elemento decisivo per la creazione di sofisticati effetti di design.
Il forte interesse del mercato cinese verso le tecnologie per ceramica italiane rende la manifestazione un appuntamento particolarmente attrattivo. Secondo le prime stime del Centro Studi Acimac, l’area Cina, Hong Kong e Taiwan si conferma anche nel 2017 tra le più vitali aree di sbocco delle tecnologie made in Italy.