I problemi ci sono e vanno risolti, ma l’idea di spostare il mercato settimanale non è nemmeno da prendere in considerazione”. E’ ferma la presa di posizione di ANVA-Confesercenti e Confesercenti Pavullo, nei confronti della mozione che sarà presentata da un Gruppo Consigliare nei prossimi giorni.
“Da parte nostra c’è condivisione di fronte alle problematiche attuali del mercato ambulante settimanale, sollevate ed evidenziate nella mozione – fanno sapere Alberto Guaitoli, presidente ANVA provinciale e Matteo Tadolini, presidente Confesercenti area di Pavullo – Ma siamo pronti a bocciare quali possibile soluzione, una diversa collocazione delle banchi e soprattutto il loro spostamento in un’area diversa.” Si dicono quindi fermamente contrari, Tadolini e Guaitoli, ad ogni ipotesi o proposta di trasferimento del mercato che non coinvolga, in via prioritaria e preliminare, gli operatori del mercato medesimo e le Associazioni imprenditoriali che li rappresentano.
“Sono pienamente consapevole delle forti difficoltà che affliggono il mercato settimanale essendo io stesso titolare di un banco – insiste Tadolini – Già con la trasformazione avvenuta nel settembre dello scorso anno che ha portato alla suddivisione del mercato in tre tronconi – ricorda il presidente di Confesercenti Pavullo – abbiamo criticato l’attuale organizzazione dei banchi in quanto la loro sistemazione in aree diverse impedisce la continuità del percorso con ricadute negative sugli operatori e sui clienti. Ora però non si tenti di risolvere i problemi creandone di nuovi e forse anche più gravi che rischiano di coinvolge non solo gli ambulanti ma anche tutte le attività economiche commerciali e dei pubblici esercizi del centro storico di Pavullo”.
Guaitoli, tiene a sottolineare come la riorganizzazione di un’area mercatale sia un fatto estremamente complesso. “Gli spostamenti – dichiara – stravolgono le posizioni e di conseguenza la redditività delle singole attività commerciali. Anche solo pensare ad una eventuale nuova collocazione dei banchi in un’area differente da quella abituale, genererebbe un forte disorientamento tra i clienti abituali e non. Col conseguente ed inevitabile danno economico per le attività commerciali ambulanti – conclude Guaitoli richiamando la normativa regionale a riguardo – che impone alle amministrazioni comunali il confronto preliminare, sia con gli operatori interessati che con le Associazioni imprenditoriali più rappresentative del settore”.