Il Presidente della CTSS Manghi: ”Anche questa prima verifica di natura amministrativa e contabile conferma la validità del cammino intrapreso per continuare ad assicurare alla sanità reggiana standard qualitativi di eccellenza”. Oggi, presso la sede della Provincia, l’Azienda USL di Reggio Emilia ha sottoposto al parere della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS), come previsto dalla normativa, il bilancio di esercizio per l’anno 2017.
Si tratta del primo bilancio dell’Azienda Sanitaria unica, sorta dal 1° luglio 2017 per fusione delle due Aziende sanitarie della provincia a seguito della Legge Regionale n.9 del 1° giugno 2017.
In precedenza, il 14 dicembre 2017 era stato presentato il bilancio dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova riferito al 1° semestre 2017.
Il bilancio di esercizio anche quest’anno è in pareggio e si chiude con un utile netto di 16.000 euro a fronte di un valore della produzione di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro.
La Conferenza ha espresso parere favorevole all’unanimità.
Di seguito il commento di Giammaria Manghi, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e della Conferenza territoriale sociale e sanitaria: “Il bilancio consuntivo dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, il primo dopo la fusione dello scorso luglio, conferma la validità del cammino intrapreso nei mesi scorsi per continuare ad assicurare al sistema sanitario reggiano standard qualitativi di eccellenza a livello nazionale. Seppur inevitabilmente riferita ad un arco temporale di un solo semestre, anche questa prima verifica di natura amministrativa e contabile – conclusasi con una approvazione all’unanimità – ribadisce lo stato di buona salute dell’Azienda sanitaria reggiana. Non poteva del resto essere diversamente, visto che alla fusione le due aziende erano arrivate con i conti in ordine, ma è un risultato tuttavia non scontato se riferito al contesto nazionale della sanità pubblica, che ci conforta nel proseguire questo complesso processo finalizzato ad assicurare e qualificare ulteriormente i servizi sanitari nell’interesse delle persone e della collettività”.