Reggio Emilia celebra il 9 maggio, la Festa dell’Europa, aderendo alla Cohesion Alliance, un documento che vuole sottolineare il ruolo dei territori – delle Regioni e dei Comuni – come elemento cardine per la promozione di innovazione e sviluppo nel contesto europeo.
In questi mesi a Bruxelles si sta discutendo quanto e cosa assegnare alle diverse politiche dell’Unione, decidendo così come intervenire nella programmazione che partirà nel 2021 e si concluderà nel 2027. Una delegazione della città di Reggio Emilia – che è parte di questo dibattito anche in qualità di vice presidente della rete Eurotowns – in questi giorni è a Bruxelles proprio per evidenziare l’importanza delle politiche di coesione per rispondere alle esigenze dei territori anche in un’ottica di investimento locale.
In particolare, nell’ambito del programma di missione, l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia ha potuto incontrare l’onorevole Karl-Heinz Lambert, presidente del Comitato delle Regioni: “Abbiamo presentato il punto di vista di città di medie dimensioni come Reggio Emilia – sottolinea l’assessore Serena Foracchia– e di come l’investimento dell’Unione Europea nelle Politiche di Coesione rappresenti un elemento di sviluppo sociale ed economico che porta i territori a dialogare con Bruxelles. In questo senso abbiamo chiesto al Comitato delle Regioni di battersi affinché le politiche di Coesione siano un pilastro centrale della prossima programmazione economica dell’Unione”.
Un investimento che, nella programmazione 2014/2020, porta in Italia disponibilità per oltre 76 miliardi di euro, con i quali i territori riescono a sviluppare progetti di valore strategico.
“La politica di coesione non è un semplice aspetto dell’insieme delle opportunità europee, ma rappresenta di fatto il dna dell’ Europa, perché è intrinsecamente parte del progetto europeo – dice Karl Heinz Lambertz, presidente del Comitato delle Regioni – Le città medie come Reggio Emilia sono essenziali nel garantire la coesione e lo sviluppo dell’intera Europa, perché è lì che i cittadini europei vivono, lavorano e creano imprese e comunità. Questo è il ruolo centrale delle città medie che deve essere valorizzato nella prossima politica di Coesione 2021-2027”.
“A Reggio Emilia – aggiunge l’assessore Foracchia – abbiamo intercettato oltre 20 milioni di euro, con investimenti che vanno a supportare l’Area Nord dal Tecnopolo al Campovolo, dal progetto dei Chiostri di San Pietro fino alle piattaforme tecnologiche e di innovazione a servizio dello sviluppo economico oltre alle iniziative che sostengono direttamente le imprese e i nostri centri di ricerca”.
Alla Cohesion Alliance il Comune di Reggio Emilia ha aderito non solo come parte della rete Eurotowns, quanto come singola città per cercare di coinvolgere anche gli altri partner della Rete creata nel 1991 con il fine di aumentare la consapevolezza delle Istituzioni e dei suoi partner economici e civili diventando così catalizzatore per l’innovazione sociale ed urbana, la creatività e i processi di inclusione.
“Le politiche di coesione dell’Unione sono un elemento di investimento nell’innovazione e nella rigenerazione per le comunità locali e sostengono la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in tutte le regioni e le città dell’Unione europea. L’importanza di partecipare e aderire a queste reti formali e non, è strategico e fondamentale per la nostra città – conclude l’assessore Foracchia– per stringere nuove partnership col fine di migliorare l’attrattività economica del nostro territorio, lo scambio di buone pratiche che sono utilissime per la circolazione di capitale culturale e soprattutto per l’avvio di nuove progettualità e l’attrazione di finanziamenti”.
Nel corso della missione, il Comune di Reggio Emilia ha preso parte all’iniziativa Cities4Europe, promossa da Eurocities in vista delle prossime elezioni europee del 2019. La campagna è intesa a coinvolgere i cittadini dell’Unione nel processo decisionale per cercare di contrastare il sentimento di scetticismo verso l’Europa. Nell’incontro politico ospitato dal sindaco di Bruxelles, a cui hanno preso parte i rappresentanti della rete Eurocitie, si è riflettuto sul ruolo che hanno gli amministratori degli enti locali nel fare crescere la consapevolezza ed il senso di appartenenza all’Unione europea. Grande enfasi è stata posta sui programmi che riguardano le nuove generazioni, in particolare sulla necessità di sviluppare curricula scolastici dedicati all’Unione e la necessità di strutturare nuove forme di confronto maggiormente coinvolgenti che raggiungano i cittadini europei nella loro vita quotidiana in modo più profondo.
Nel momento di apertura del dibattito sul futuro dei finanziamenti e dei programmi europei, Reggio Emilia è presente per portare la sua esperienza e la volontà di continuare ad essere parte attiva al centro del confronto sulle politiche comunitarie.