Passeggiate e “reading” con attori in centro storico, dalla biblioteca Delfini e da Palazzo dei Musei, per partecipare poi a Palazzo comunale alla cerimonia di saluto alla capsula del tempo, atto conclusivo della mostra “Mutina Splendidissima” e delle iniziative per i 2.200 anni dalla fondazione della città romana sulla via Emilia.
La capsula del tempo, infatti, che è rimasta esposta e aperta per raccogliere i messaggi di tutti i visitatori della mostra, sabato 14 aprile verrà ermeticamente chiusa e collocata definitivamente con i suoi oltre duemila messaggi nel luogo che la custodirà fino alla sua riapertura: la Ghirlandina. La “time capsule” presente in mostra sarà sostituita da un contenitore stagno in corten, appositamente progettato per garantire la conservazione fino alla riapertura, che sarà custodito nella torre simbolo di Modena, cuore della città e del Sito Unesco di piazza Grande patrimonio dell’Umanità, per essere riaperta nel 2099, quando il 9 giugno si celebrerà il millenario dalla posa della prima pietra del Duomo di Lanfranco e Wiligelmo.
E proprio il Duomo e la Ghirlandina – che già anticamente custodiva i forzieri e gli atti della comunità e dunque la memoria cittadina – sono non soltanto il simbolo dell’eredità della città romana, perché entrambi risultano quasi interamente costruiti con mattoni romani e rivestiti da pietre di spoglio provenienti dall’antica Mutina, ma anche l’emblema del legame tra la città romana e la città medievale e moderna.
La capsula, come prescrive l’Università di Oglethorpe ad Atlanta, che raccoglie le registrazioni di tutte le capsule esistenti, sarà chiusa ermeticamente e accompagnata da una targa che ne ricordi la data della creazione e la data della riapertura.
Il pomeriggio si apre con “Passeggiate nel futuro”, una lettura itinerante sui viaggi nel tempo con Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea e Jacopo Trebbi, attori di Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione. L’appuntamento, aperto a tutti gratuitamente fino a esaurimento posti (necessaria la prenotazione al tel. 059 2032940 dalle 9.30 alle 19), si svolgerà secondo il progetto nato grazie alla collaborazione fra Ert, biblioteca Delfini e Musei civici. Il percorso sarà doppio, con partenze contemporanee alle 15 dal Lapidario romano di Palazzo dei Musei in largo S. Agostino e dal chiostro della biblioteca Delfini in corso Canalgrande 103. I due cortei attraverseranno il centro di Modena, con un gioco teatral – romanzesco tra spazi e tempi, tra passato, presente e immaginazioni sul futuro.
Il “reading” degli attori terminerà in Sala consigliare di Palazzo Comunale in piazza Grande, dove anche coloro che non si sono iscritti alla performance di Ert potranno assistere al “saluto alla capsula” con gli interventi del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, della direttrice dei Musei civici Francesca Piccinini e del presidente del Lions Club Modena Host Alessandro Bariola che ha sostenuto il progetto.
Al termine, a tutti i partecipanti verrà consegnato un coupon valido per un ingresso omaggio per visitare la Sala del Pozzo della torre nella stessa serata (fino alle 19.30, gruppi di massimo 25 persone) o nei giorni successivi fino al 31 dicembre.
La capsula del tempo traghetterà nel futuro oltre duemila messaggi lasciati da visitatori modenesi e non, scolaresche, associazioni, e si è arricchita anche dell’ultimo messaggio corale a vignette consegnato dai fumettisti che domenica 8 aprile, alla chiusura della mostra al Foro Boario, hanno partecipato all’iniziativa “Mutina ridens”. La capsula, realizzata grazie al contributo di Lions Club Modena Host, ha intercettato simbolicamente tutti i temi alla base della mostra: memoria, eredità, identità, conservazione e trasmissione al futuro, dando all’esposizione una dimensione partecipativa in più, per condividere il 2.200° compleanno della città.